Domenica 21 maggio ore 21 con Vanessa Gravina

Domenica 21 maggio ore 21 con Vanessa Gravina

di Maria Maddalena Parlati -
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DONNA D’AMORE E DI PAROLA Il viaggio di Shahrazàd

Domenica 21 maggio ore 21 con Vanessa Gravina musiche originali di luciano Borin eseguite da ensemble di strumentiste del conservatorio “Francesco Venezze” di Rovigo

testo e regia di Letizia e. m. Piva


Il melologo è un genere musicale e letterario che sposa musica e parola, unite nell’intenzione poetica e narrativa. La parola si fa suono e la musica diventa narrazione al pari del testo. L’attrice segue una partitura fatta di suoni vocali e strumentali e la sua interpretazione non è solo narrativa ma anche musicale. Il testo è poetico, in alcune sezioni iniziali è composto in rima e rigidamente organizzato, in altre sezioni è via via più libero e destrutturato. Tale scelta accompagna la trasformazione di Shahrazàd: infatti, dapprima lei utilizza tutto il suo sapere letterario per costruire la trappola incantatoria che deve distogliere il sultano Shahriyar dall’intento di uccidere una fanciulla ogni notte; poi, gradualmente, questo sforzo ragionato che le imponeva di dimenticarsi di sé per diventare uno strumento da opporre alla personalità maligna del sultano, cede terreno alla fatica che, a sua volta, apre uno spazio di contemplazione che porterà ad accorgersi di se stessa e delle proprie aspirazioni di donna e di essere umano. L’oriente, in cui immaginiamo immersa Shahrazàd, è intessuto di suono e poesia, e facilmente si fa incanto. Così l’attrice diventa Shahrazàd o, semplicemente, è una donna che dispiega le sue arti incantatorie a fronte di una necessità (in questo caso, sopravvivere) ma che poi viene colta da un vero risveglio interiore, un disvelamento di sé sollecitato dall’ascolto. Parola e musica per vivere l’intenso viaggio interiore di una donna, dall’essere parola all’essere silenzio, dall’essere per gli altri all’essere se stessa. Vanessa Gravina, con sensibilità e sensualità, interpreta l’inedito testo poetico-musicale; con la sua fisicità magnetica, incarna Shahrazàd e la rende viva, mentre le strumentiste diventano personaggio e interagiscono con lei. La musica di Luciano Borin crea mondi e dilata emozioni.
coproduzione Teatro Sociale - Conservatorio