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PAS

Percorso Abiliante Speciale

La Scuola di Scienze Umane offre due PAS: vedi pagina.


Piano di studio

Che cos'è?

È il documento, composto di tutti gli insegnamenti in offerta per un dato corso di studio, sul quale ogni singolo studente opera le proprie scelte formative. Nel piano di studio in LCM o in MZL, per esempio, lo studente sceglie per prima cosa le due lingue curricolari che intende studiare e le relative letterature. Compone la sua formazione affine. Sceglie materie libere nella "Scelta libera".

Dove, come, quando si compila?

Il piano di studio va compilato in rete, sulla piattaforma UNIWEB, nel conto personale dello studente (libretto elettronico).

Si compila di anno in anno, in date pubblicate dalla Segreteria didattica. "Popolare" il proprio piano di studio con gli insegnamenti scelti di volta in volta è necessario perché compaiano nel libretto gli appelli d'esame relativi alle materie frequentate e perché, una volta superato l'esame, possa venirne registrato il voto finale.

Quando si consegna?

Il Piano di studio va compilato e confermato di anno in anno su Uniweb: non serve stamparlo e consegnarlo, poichè è approvato automaticamente se rispetta le Regole di Scelta fissate dall'Allegato 2 - Piano dell'Offerta Formativa.


Programma di un insegnamento

Argomento prescelto dal docente per un dato anno accademico, e descritto in modo più o meno articolato nella pagina del relativo insegnamento. Indica materiali primari e secondari (bibliografia) il cui studio è obbligatorio per sostenere le prove d’esame e proseguire nel percorso di studio. Il programma di un dato insegnamento può cambiare di anno in anno, adattandosi all’evoluzione scientifica della disciplina, a nuove necessità formative del corso di studio, e/o all’intento di offrire allo studente una panoramica più varia del dominio in oggetto. È facoltà del docente, supportata dalla legge, esigere che lo studente ripetente si adegui al programma nuovo.


Propedeuticità

Rapporto di precedenza di un insegnamento rispetto ad un altro, in quanto il primo prepara al secondo e pertanto va sostenuto prima del secondo, in una logica di progressione della formazione. In particolare, in un medesimo ambito disciplinare, una materia da 9 CFU, specie se offerta alla laurea triennale, va considerata propedeutica rispetto ad una materia del medesimo ambito di 6 CFU, specie se offerta alla laurea magistrale. Per esempio, “Filologia germanica” 9 CFU è propedeutico a “Filologia germanica avanzata” 6 CFU.

Per quanto riguarda i SSD L-LIN/3-21 (lingue straniere), ogni corso di lingua e di letteratura straniera è propedeutico al corso dell’anno successivo e almeno la prima annualità di lingua e l’esame di “Istituzioni di linguistica” sono propedeutici alle discipline filologiche comprese nel SSD e attivate nella Scuola. In particolare l’insegnamento delle lingue straniereè vincolato da propedeuticità estese sui tre/cinque anni dei due cicli di studio: “Lingua x 1” è propedeutico a “Lingua x 2” e via dicendo. Significa che bisogna avere superato e registrato le prove di “Lingua x 1” prima di sostenere le prove (anche singole parti) di “Lingua x 2”. Per ovvi motivi sia di apprendimento che di organizzazione, non è prevista la possibilità di sostenere prove di due anni o livelli distinti all’interno della stessa sessione (estiva, autunnale o invernale), anche se in appelli diversi.


Prova di ammissione

Per iscriversi al corso di studi è necessario sostenere in ingresso una prova di accertamento che verifica il possesso dei requisiti d’ingresso; ha valore solo di orientamento e non preclude l’iscrizione al corso di studi.

In caso di esito negativo, la prova d'ammissione può determinare l'obbligo di frequenza di un insegnamento fuori curriculum (Obbligo Formativo Aggiuntivo, detto OFA), considerato atto a colmare il debito formativo manifestato.

Il mancato assolvimento del debito formativo entro la data stabilita dal regolamento del Corso di studi può determinare l'esclusione definitiva dal corso di studi e l'impossibilità di proseguire lo studio.


Prova finale

La prova finale consiste nella presentazione e discussione di una tesina assegnata da un relatore, docente di una materia compresa nel piano di studi del laureando. Essa verterà su un argomento connesso con una delle lingue e culture seguite per almeno due anni. Ulteriori precisazioni sono definite dal CCLA, alla voce “Lauree” delle pagine MOODLE dedicate ai corsi di studio.