"... E' il programma che sta dentro la Costituzione, il progetto di società che essa propone, l'oggetto vero degli attacchi violenti e protervi che da tempo si susseguono ... un "programma" nel nome dell'uomo ... l'uomo e la sua dignità. Dignità che esige libertà del pensiero e della coscienza, libertà della persona nel corpo e nella sfera spirituale e materiale, libertà di comunicare con gli altri e con loro associarsi. Dignità da conseguire attraverso il lavoro e la sua difesa, l'istruzione, la tutela della salute, le risorse per vivere a chi il lavoro non ha, un ambiente salubre per crescere i figli, tutela del patrimonio artistico e culturale per non disperdere la ricchezza delle tradizioni. Un programma umano, bellissimo, con al centro l'uomo concreto - non idoli dispotici come "il mercato", la competizione, il successo - ma anche esigente e difficile; per poter essere realizzato richiede partecipazione effettiva alle decisioni collettive, un governo democratico non solo a parole, una rappresentanza politica che consenta di mantenere vivo il rapporto fra popolo e Stato ..." (Lorenza Carlassare, Nel segno della Costituzione, Milano, 2012, pagg. 17-18).
"... Si deve affermare, in primo luogo, che la Costituzione è un vero atto normativo, e che le sue disposizioni hanno pienezza di effetto, e sono suscettibili - come qualunque altra norma giuridica - di produrre e modificare altre regole, vincoli, situazioni giuridiche soggettive, qualificazioni giuridiche. Del tutto inesatto sarebbe credere che, al contrario, la Costituzione sia un atto di natura puramente "programmatica", destinato ad essere reso operativo solo in un secondo tempo, attraverso ulteriori interventi del legislatore ..." (Giandomenico Falcon, Lineamenti di diritto pubblico, XIII edizione, Padova, 2014, pag. 145).
- Docente: Maurizio Malo