Prova funzionamento forum
Posso rispondere ma non attivare nuove discussioni.
Enrica Maggiotto
Buongiorno
se ha domande da fare, così come mi ha scritto avrebbe potuto domandare.
Un possibile paradigma di lettera (educata et elegante):
Buongiorno prof. Roberto Benato,
mi riferisco alla lezione 4. Mi potrebbe spiegare con altre parole perché la trasmissione dell'energia elettrica avviene, di fatto, all'esterno dei conduttori? Questo porta all'idea/sogno di Tesla della trasmissione dell'energia elettrica senza conduttori mediante la ionosfera?
La ringrazio anticipatamente per il tempo che vorrà dedicare alla risposta.
Un caro saluto
Enrica
------------------ OK , funziona.
Buongiorno,
volevo chiederle un chiarimento riguardo la spiegazione della formula al minuto 30.30 in cui ribadisce la presenza dell'effetto Ferranti. Al denominatore con che ipotesi posso dire che:
- Zcc ha solo parte immaginaria (è stata assunta tale all'inizio della video lezione però con la precisazione che può diventare complessa qualora lei ci fornisse il cosfi cc)
- C ha solo parte immaginaria
Carissimo Sig. Vescovo,
come avrà visto nell'esercizio della linea aerea AAT A e C sono numeri complessi con parte reale e immaginaria. Zcc invece è puramente immaginaria sse cosficc=0 (come solitamente viene posto ma non è detto e comunque è un dato che viene fornito).
Basta scrivere la formula correttamente e si calcola la sopraelevazione subtransitoria di tensione. Tra ingegneri questo è tutto.
Per aiutare gli studenti futuri ingegneri soprattutto quelli che potrebbero fare quella domanda balzana a cui mi riferisco nel video, ho cercato di dare quella spiegazione semplificata.
Se A è circa uguale a 1 (reale) e se C ha una parte reale molto più piccola di quella immaginaria allora quando si moltiplicano due parti immaginarie ne sortisce una parte reale negativa. Allora 1-(qualcosa di reale) dà qualcosa meno di 1 e quindi 1/(qualcosa meno di uno) dà qualcosa più grande di 1 ovvero della tensione alla partenza. In realtà, A e C sono complessi ma con le prevalenze di cui si è detto tanto più vere quanto più le linee sono corte (vedi sviluppi in serie di Taylor e anello di congiunzione tra sepe -linee a costanti uniformemente distribuite e IE - linee a costanti concentrate).
Un caro saluto
Roberto Benato
non riesco a leggere le risposte ne a creare un post
Buongiorno,
riferendomi all'esercizio 2.1, punto c, non ho capito come si arrivi a determinare le impedenze nel circuito a pi greco in p.u., figura 2.1c
Ringrazio in anticipo per la disponibilità
Buongiorno
ho premesso una parte teorica fatta su lavagna cartacea in cui spiegavo la linea aerea in p.u. e anche il pi greco nominale in pu.
In definitiva avendo il pigreco nominale un'impedenza uguale all'impedenza totale della linea (che in p.u. è jk''d=1.048*300/1000=j0,314 p.u.) e due ammettenze derivate pari all'emi-ammettenza totale (Y/2 che in pu è jk''d/2=1.048*300/(2*1000)=j0,314/2=j0.157 p.u.), tornano perfettamente i valori di cui al 2.1 punto c).
Un caro saluto
Roberto Benato