Domanda: un secondo dubbio che mi è venuto è come calcolo la portata d'aria che ho in ingresso quando sono a velocità dell'aereo nulla ma con motore in funzione?
Risposta: In ogni condizione di volo la portata che transita nel sistema deve soddisfare le equazione di bilancio in ogni parte (inlet, compressore, combustore, turbina, ugello); solo dal matching di tutte le parti si ottiene il risultato. Per esempio, se io impongo la portata che passa nell'ugello ottengo la p0 a monte dell'ugello (mdot c*=p0 Ag), la p0 a valle del diffusore dipende dalla velocità di volo e dalla pre-accelerazione/diffusione, la p0 a valle del compressore la trovo dalla mappa del compressore data la portata e il regime di rotazione, ma allora so il salto di pressione della turbina e la sua portata e dalla mappa della turbina mi viene il regime di rotazione. Se non coincide con quello del compressore devo cambiare un dato e iterare finché non tornano tutti i conti.
Più semplice fare i calcoli in fase di design dove imponete quello che volete ottenere (ragionevolmente) e calcolate i componenti di conseguenza.
Per quanto riguarda l'inlet, dovete sempre ricordare che le grandezze locali sono legate a quelle indisturbate da una trasformazione isentropica (adiabatica reversibile) senza lavoro. Quindi ad esempio a velocità nulla l'area di cattura è per forza infinita e il flusso in ingresso è sempre in depressione (aspirato i.e. preaccelerato) in quanto A_inlet<A_cattura. Applicando le equazioni di conservazione è facile calcolare il risultato. In poche parole per una data portata se A_inlet è troppo piccola avete tropo risucchio, se è troppo grande avete troppo ingombro. Sta all'ingegnere progettista scegliere la dimensione opportuna.