Il Parlamento Europeo ha approvato in data 26 marzo 2019 la direttiva in materia di diritto d'autore (o copyright), che entrerà in vigore il prossimo 2021.
Tra le principali novità, è previsto che i grandi aggregatori di notizie e "profilatori" di utenti (si pensi a Google), dovranno stringere "accordi dinamici" nel tempo con i titolari dei diritti d'autore su determinati contenuti, pubblicati sulle piattaforme online.
La direttiva non prevede obblighi di censura o divieti. Tuttavia, le piattaforme (e non gli utenti finali) saranno responsabili dell’utilizzo abusivo, cioè non contrattualizzato o remunerato di creazioni altrui. I giganti del web dovranno procurarsi una licenza prima di consentire ai loro utenti di pubblicare qualsiasi genere di contenuto. Sarà sempre possibile linkare o citare, ma non più appropriarsi di contenuti di cui non si è proprietari.
Ci sono però delle eccezioni: la direttiva non sarà applicabile per le opere caricate su enciclopedie online per finalità di carattere non commerciale (si pensi a Wikipedia o a piattaforme software open source); le piattaforme di nuova costituzione (startup) saranno invece soggette a obblighi depotenziati. Infine, potranno circolare liberamente online "meme" e "gif", così come le parodie, la caricature, le citazioni, le critiche e le recensioni.
Spetta ora ai Parlamenti nazionali la decisione in ordine alle modalità di applicazione della fonte normativa europea.
Leggi il Testo consolidato del 26/03/2019