Notizie di interesse al 17.03.2023

Notizie di interesse al 17.03.2023

di Martina Bonazzoli -
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APPALTI E ANTICORRUZIONE

  • Confronto pubblico sulle Regole tecniche per le piattaforme di approvvigionamento digitale: il 20 marzo dalle ore 11 alle 12.30 un confronto pubblico sulla definizione delle Regole tecniche per le piattaforme di approvvigionamento digitale (piattaforme di e-procurement) in uso alle stazioni appaltanti.
    Lo schema di decreto di riforma del Codice dei contratti pubblici, attualmente in discussione alle Camere, prevede la stesura delle Regole tecniche da parte di AgID e un relativo processo di certificazione. In questo contesto, l’AgID intende confrontarsi con tutti i soggetti coinvolti nella produzione, commercializzazione e gestione delle piattaforme.
    E-procurement: riprende il confronto pubblico sulle regole tecniche

  • Recepimento in via definitiva della direttiva sul whistleblowing: il Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2023 ha approvato in via definitiva il decreto legislativo di attuazione della direttiva europea 2019/1937 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione.
    Busia: finalmente l’Italia recepisce in via definitiva la direttiva sul whistleblowing
  • Punteggi premiali per la parità di genere legittimi anche negli affidamenti non Pnrr: secondo il giudice amministrativo, l'ente appaltante può legittimamente inserire clausole premiali dirette a favorire la c.d. parità di genere in tutti gli affidamenti, e non solo in quelli finanziati con i fondi del Pnrr o del Pnc, oggetto di disciplina speciale.
    Questa disciplina viene sostanzialmente recepita nello schema del nuovo Codice dei contratti pubblici.
    Parità di genere, punteggi premiali possibili anche nei bandi non finanziati dal Pnrr
    TAR Lazio - sentenza 3873/2023

  • Aumento della tassa sugli appalti: la delibera Anac 20 dicembre 2022, n. 621 rimodula, in larga parte, aumentandola, la tassa sulle gare dovuta da stazioni appaltanti e imprese partecipanti ai bandi, dal primo aprile 2023. In base alla legge n. 266/2005, infatti, le spese di funzionamento di Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (poi Anac) sono a carico delle stazioni appaltanti e di quanti partecipano alle gare. La quota va individuata, comunque, all’interno del limite massimo dello 0,4% del valore complessivo della gara d’appalto.
    In G.U. la delibera Anac con l'aumento della tassa sugli appalti dall’1 aprile

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

  • Webinar sui pareri di AgID per le iniziative ICT delle PA: il ciclo di webinar “Strumenti e opportunità per migliorare il procurement ICT delle amministrazioni: i pareri di AgID”, realizzato da AgID e FormezPA,, illustrerà le opportunità e le modalità operative per la richiesta dei pareri di congruità dell’Agenzia per l’Italia Digitale. Previsti 3 appuntamenti, il 14, 21 e 28 marzo 2023.
    Al via un ciclo di webinar sui pareri di AgID per le iniziative ICT delle PA

  • Webinar su Web Analytics Italia: AgID ha deciso di potenziare la piattaforma Web Analytics PA (WAI) messa gratuitamente a disposizione delle PA per monitorare le statistiche in tempo reale sui visitatori dei siti web, rendendola più performante e in grado di monitorare un numero molto maggiore di siti web. Il 15 marzo 2023 si terrà un webinar che illustrerà le ragioni strategiche del progetto e del monitoraggio statistico, le modalità di iscrizione e gestione della piattaforma, cosa e come è stato recentemente potenziato il "motore" della piattaforma.
    AgID potenzia Web Analytics Italia: il 15 marzo un webinar di presentazione

  • Corso online “Qualità dei servizi digitali”: il corso, dedicato a tutte le persone interessate ad accrescere la conoscenza e la consapevolezza sulla qualità dei servizi digitali nella Pubblica Amministrazione, è promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica e realizzato da Formez.
    il corso, che si svolgerà interamente online dal 21 marzo al 28 aprile 2023, illustra gli aspetti e le caratteristiche che i servizi digitali delle PA dovrebbero avere per essere considerati di qualità: semplici da usare, equi, inclusivi e progettati a partire dai bisogni reali delle persone.
    Progettare e realizzare servizi pubblici di qualità: un corso in partenza

  • Portale unico per il reclutamento. Revisione delle regole per l'utilizzo del portale unico del reclutamento e, nelle more, conferma delle disposizioni già dettate dal Ministro per la Pubblica Amministrazione: possono essere così riassunte le indicazioni di maggiore rilievo dettate dall'articolo 12 del Dl 13/2023. La disposizione stabilisce espressamente che, nelle more, occorre continuare ad applicare, per le amministrazioni statali, i protocolli sottoscritti tra il ministro della Pubblica Amministrazione e i singoli enti e, per le regioni e gli enti locali, il Decreto dello stesso Ministro del 15 settembre 2022.
    Pnrr, portale unico del reclutamento verso la revisione intanto si continua con le «vecchie» regole fino al 31 maggio

  • La Corte di Cassazione sul distacco: sia nel comando sia nelle ipotesi di distacco a rilevare sono le sole esigenze dell'amministrazione. Per l'esattezza di quella di destinazione nel comando e di quella di appartenenza nel distacco che non a caso riguarda essenzialmente gli spostamenti all'interno della medesima Pa. Secondo la Corte di cassazione persino dove è prevista la conclusione di appositi protocolli di intesa tra le parti non rileva l'interesse del dipendente comandato ma solo quello dell'amministrazione; eventualmente di entrambe le amministrazioni interessate. Per cui l'unica tutela per l'impiegato consiste nella possibilità di non aderire.
    Nessuna tutela per il dipendente che vuole conservare il distacco

  • Retroattività del provvedimento amministrativo: in base all’art. 11 delle preleggi vige la regola generale del divieto generale di retroattività dei provvedimenti amministrativi. Sussistono, tuttavia, anche in assenza di fondamento nel diritto positivo, un numerus clausus di eccezioni che derogano alla regola. In particolare, vi sono quattro classi di provvedimenti amministrativi a retroattività eccezionalmente consentita: i) quelli retroattivi per legge; ii) quelli retrodatabili per doverosa esecuzione di pronunce giurisdizionali o giustiziali; iii) quelli retroattivi per natura; iv) quelli retroattivi unicamente in bonam partem.
    Quali sono i casi eccezionali di retroattività dei provvedimenti amministrativi?
    Consiglio di Stato, sentenza n. 2335 del 2023

RAPPORTO DI LAVORO

  • Conferimento dell’incarico al vincitore della procedura: se la PA ha indetto una selezione per la copertura di un posto, deve assumere il vincitore che supera la prova e conferirgli le funzioni in base alla qualifica conseguita.
    Il giudice amministrativo ha accolto la richiesta di risarcimento per le differenze stipendiali spettanti al ricorrente e anche la domanda risarcitoria per il ristoro del danno cagionato per la perdita di professionalità e demansionamento.
    Pubblico impiego, niente esimenti per la Pa che deve conferire l'incarico al vincitore della procedura
    Consiglio di Stato - sentenza 2275/2023

  • Rapporto tra utilizzo di graduatorie di altri enti e nuova procedura: la PA che ha adottato il regolamento per l'utilizzo di graduatorie di pubblici concorsi di altre amministrazioni e che nella programmazione dei fabbisogni di un determinato periodo ha subordinato l'avvio di nuove procedure concorsuali alla mobilità obbligatoria, alla mobilità volontaria e all'utilizzo di graduatorie di altri enti, deve motivare adeguatamente la propria decisione se prevede l’indizione di nuovi concorsi, soprattutto se questa scelta è opposta rispetto alle precedenti determinazioni.
    Opzione donna, graduatorie, annullamento del concorso e stabilizzazioni
    TAR Napoli - sentenza 1310/2023

  • Le conseguenze dell'annullamento della procedura di concorso: la Cassazione ha affermato che dall'annullamento di una procedura di concorso non deriva automaticamente il diritto all'assunzione dei candidati idonei in graduatorie precedenti e valide, anche quando la selezione sia stata travolta per difetto di motivazione in ordine alla modalità di reclutamento, dal momento che serve sempre la manifestazione espressa della volontà dell'amministrazione circa il fabbisogno di personale e le modalità per reperirlo, scegliendo di ricorrere ad nuova procedura piuttosto che allo scorrimento.
    Opzione donna, graduatorie, annullamento del concorso e stabilizzazioni

  • Legittimo il licenziamento per uso di appellativi omofobi: la Cassazione, con la sentenza 7029/2023, qualifica come licenziamento per giusta causa quello disposto nei confronti del lavoratore che, durante l'orario di lavoro e davanti ad altre persone, ha detto "sei lesbica" a una collega con intento irrisorio, trattandosi di una condotta discriminatoria basata sull'orientamento sessuale.
    L’appellativo omofobo a una collega è discriminazione sessuale: sì al licenziamento

  • Licenziamento e permesso 104: il lavoratore che fruisce del permesso giornaliero "104" non è inadempiente se si rilassa dal compito di assistenza del congiunto per un tempo che però di fatto coincide con l'orario di lavoro. Infatti, per dire che vi sia stato un comportamento sleale di inadempimento nella fruizione del permesso non rileva di per sé tale coincidenza. Ciò che rileva è che durante l'orario coperto dal permesso venga di fatto svolto il compito assistenziale che comprende anche la possibilità di momenti di ripresa personale psico-fisica a fronte del gravoso onere di cura verso un familiare disabile e non autosufficiente.
    Il lavoratore in permesso "104" che legge due ore un libro al parco non è licenziabile per giusta causa
    Corte di Cassazione, sentenza 7306/2023

  • Licenziamento disciplinare e contestazione dell’addebito: la Cassazione conferma il licenziamento disciplinare di un dipendente pubblico che in molteplici occasioni ha sbagliato ad evadere le pratiche di sua competenza. Si rileva infatti la sussistenza di un notevole inadempimento nella reiterazione delle irregolarità, che porta al recesso datoriale per giustificato motivo soggettivo, tenendo inoltre conto che l’impiegato era da tempo addetto all’incombenza. Inoltre, ai fini della decorrenza del termine perentorio previsto per la contestazione dell’addebito dall’art. 55-bis, co. 4, d.lgs. 165/2001, assume rilievo esclusivamente il momento in cui l’ufficio competente abbia acquisito una “notizia di infrazione” di contenuto tale da consentire allo stesso di dare, in modo corretto, l’avvio al procedimento mediante la contestazione, la quale può essere ritenuta tardiva solo quando l’Amministrazione rimanga ingiustificatamente inerte, pur essendo in possesso degli elementi necessari per procedere.
    Impiego pubblico e licenziamento disciplinare
    Corte di Cassazione, ordinanza n. 5614/2023

  • È sufficiente un utilizzo prevalentemente assistenziale dei permessi ex legge 104: la Cassazione (sentenza 7306/2023) ha affermato che il nesso causale tra la fruizione del permesso ex legge 104/2022 e l'assistenza alla persona disabile non deve essere inteso nel senso di imporre al lavoratore il sacrificio delle proprie esigenze personali, ma come «chiara ed inequivoca funzionalizzazione del tempo liberato dall'obbligo di prestazione di lavoro alla preminente soddisfazione dei bisogni della persona disabile», escluso un utilizzo dei permessi in funzione «meramente compensativa» delle energie impiegate dal lavoratore per l'assistenza ai parenti con disabilità in orario extralavorativo.
    Quindi il lavoratore in permesso deve svolgere l'attività di assistenza così da soddisfare in via preminente le esigenze dei congiunti disabili, ma senza dover necessariamente abdicare alle esigenze personali, a prescindere dalla collocazione temporale di tale assistenza.
    Permessi 104, sufficiente un utilizzo prevalentemente assistenziale

  • Coefficiente di rivalutazione del TFR: a febbraio il coefficiente per rivalutare le quote di trattamento di fine rapporto accantonate al 31 dicembre 2022 è 0,440355.
    Il coefficiente del Tfr è 0,440355

  • Pensione anticipata flessibile: INPS fornisce le istruzioni per l’applicazione dell’art. 1, commi 283 e 284, della l. 197/2022 (legge di bilancio), che riconosce in via sperimentale per il 2023 il diritto alla pensione anticipata flessibile al raggiungimento, entro il 31 dicembre 2023, di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di 41 anni.
    Circolare INPS n. 27 del 10-03-2023

  • Certificazione Unica 2023 e relativi adempimenti dell’INPS: con la presente circolare si illustrano le attività svolte annualmente dall’Istituto, in qualità di sostituto d’imposta, riguardanti l’elaborazione del conguaglio fiscale di fine anno, il rilascio della Certificazione Unica e la contestuale trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate, ai sensi dell’articolo 4, commi 6-ter, 6-quater e 6-quinquies, del D.P.R. n. 322/1998. Si specificano, inoltre, i canali di accesso a disposizione dell’utenza per l’acquisizione della predetta Certificazione Unica 2023.
    Circolare INPS n. 29 del 15-03-2023

  • Istruzioni INPS per “opzione donna”: l’INPS rende note le istruzioni per accedere alla pensione anticipata c.d. “opzione donna”, prevista dalla legge di bilancio 2023.
    Comunicato Stampa INPS del 14 marzo 2023

  • Pensione Anticipata Flessibile (Quota 103): sul sito dell’INPS è disponibile la domanda per la pensione anticipata flessibile, prevista in via sperimentale dalla legge di bilancio 2023 per i lavoratori che entro il 31/12/2023 maturano un'età anagrafica di almeno 62 anni e un'anzianità contributiva minima di 41 anni.
    Comunicato Stampa INPS del 15 marzo 2023

PRIVACY

  • L’EDPB si concentra sulla posizione del RDP: l’EDPB ha dato il via alla sua azione coordinata per l’attuazione del Regolamento nel 2023 (CEF 2023), in cui si focalizzeranno sulla designazione e la posizione dei Responsabili della protezione dei dati (RPD).
    Per valutare se i RPD operino realmente nei termini previsti dagli articoli 37-39 RGPD e dispongano delle risorse necessarie per svolgere i propri compiti, le autorità di controllo realizzeranno le attività previste dal CEF a livello nazionale in diversi modi: invio di questionari ai RPD per facilitare la raccolta di elementi istruttori ovvero per individuare la necessità di accertamenti formali; avvio di accertamenti formali; follow-up degli accertamenti formali in corso.
    L'EDPB pubblicherà una relazione sui risultati di tale analisi una volta concluse le singole attività.
    GDPR: focus dei Garanti europei sul ruolo dei responsabili della protezione dei dati

  • Il conflitto d’interesse del DPO: la Corte di Giustizia dell’Unione Europea è tornata sul tema dell’indipendenza del responsabile della protezione dei dati (DPO). L’art. 38, paragrafo 6, del GDPR “deve essere interpretato nel senso che può configurarsi un ‘conflitto di interessi’, ai sensi di tale disposizione, qualora il RPD sia incaricato di altri compiti e funzioni che lo indurrebbero a determinare le finalità e i mezzi del trattamento di dati personali presso il titolare o il responsabile del trattamento, circostanza che spetta al giudice nazionale stabilire caso per caso, sulla base di una valutazione complessiva delle circostanze pertinenti, in particolare della struttura organizzativa del titolare del trattamento o del responsabile del trattamento e alla luce dell’insieme della normativa applicabile, ivi comprese eventuali politiche interne di questi ultimi”.
    Quali criteri per valutare i conflitti di interesse del DPO? La risposta della CGUE
    CGUE - Sentenza del 9 febbraio 2023 (C-453/21)

  • La difesa in giudizio non giustifica l’accesso alla posta elettronica del lavoratore: il Garante privacy ha sanzionato un’azienda che, dopo l’interruzione della collaborazione con un esponente di una cooperativa, ne aveva mantenuto attivo l’account di posta elettronica, prendendo visione del contenuto e impostando un sistema di inoltro verso un dipendente della società, dal momento che il legittimo interesse a trattare dati personali per difendere un proprio diritto in giudizio non annulla il diritto dei lavoratori alla protezione dei dati personali, tanto più se riguarda una forma di corrispondenza, come i messaggi di posta elettronica, la cui segretezza è tutelata anche costituzionalmente.
    Per realizzare un adeguato bilanciamento degli interessi in gioco sarebbe stato sufficiente attivare un sistema di risposta automatico, con l’indicazione di indirizzi alternativi da contattare, senza prendere visione delle comunicazioni in entrata sull’account.
    Garante privacy - Ordinanza ingiunzione dell’11 gennaio 2023
    La difesa in giudizio non giustifica l’accesso alla posta elettronica del lavoratore

  • Controllo e privacy dei lavoratori nell’ambito di AI, IoT e metaverso: il concetto di controllo sui lavoratori e di tutela della loro privacy, nell'epoca della intelligenza artificiale e dell'Internet delle cose (IoT), stanno subendo importanti trasformazioni. Alcuni sviluppi futuri, come il metaverso, dal punto di vista regolatorio e giuridico presentano lacune notevoli.
    La Cassazione ha recentemente affrontato la questione della riconducibilità della categoria dei vecchi controlli difensivi, elaborata dalla giurisprudenza a partire dalla approvazione dello Statuto dei lavoratori, nell'alveo del rinnovato articolo 4 del medesimo Statuto, traendo conclusioni interessanti anche se controverse.
    Controllo e privacy dei lavoratori ai tempi del metaverso

  • I dati sintetici e la tutela della privacy: settore in cui i dati sintetici potrebbero essere estremamente utili è quello della ricerca scientifica, specialmente in campo medico-farmaceutico. In questo modo si eviterebbero i rischi associati al trattamento di dati personali particolari come quelli relativi alla salute, che sono sottoposti a una tutela rafforzata ai sensi dell’art. 9 del GDPR. Oltretutto, i dataset sintetici potrebbero contenere anche informazioni più mirate, ad esempio riguardanti anche patologie rare che sarebbero sottorappresentate nei set di dati reali.
    L’utilizzo dei dati sintetici per favorire economie digitali a prova di privacy

  • L’obbligo del sito web di cancellare una notizia sorge solo previa richiesta dell’interessato: la Cassazione (sentenza 6806/2023) ha stabilito che il gestore di un sito web non è tenuto a cancellare, deindicizzare o aggiornare un articolo di stampa legittimamente pubblicato all’epoca della notizia, se il soggetto interessato non ne fa esplicita richiesta.
    Pertanto, il sito è responsabile del mancato aggiornamento/cancellazione, che deve essere tempestivo, solo dopo la richiesta dell'interessato.
    Diritto all’oblio: solo dopo richiesta della parte il sito web deve cancellare la notizia

UNIVERSITÀ

  • Integrabili nell’orientamento scolastico i corsi di Atenei e Afam: il Ministero dell’Istruzione e del Merito (circolare del 3 marzo) ha chiarito che i corsi di 15 ore organizzati dalle Università e dalle Afam, sfruttando l’investimento del Pnrr a titolarità del MUR relativo all’orientamento, possono integrare le 30 ore di orientamento curriculare previste dalla Linee guida emanate a fine dicembre dell’anno scorso (Decreto Mim 328/2022)
    Orientamento scolastico, nelle 30 ore integrabili i corsi di atenei e Afam

  • Intesa su scambi tra Italia e Spagna: la Conferenza dei Collegi universitari di merito (Ccum), che rappresenta i 54 collegi e riconosciuti dal ministero dell’Università e oltre 4mila studenti, ha sottoscritto con il Consejo de colegios mayores universitarios de España (Ccmue), che riunisce 120 collegi spagnoli con più di 120mila studenti, un’intesa triennale per favorire la mobilità internazionale degli studenti universitari e l’organizzazione di scambi culturali all’estero, anche nell’ambito progetto Erasmus
    Accordo Italia-Spagna su Erasmus e scambi

  • Incentivo per gli scienziati che tornano: il MUR, anche grazie alle risorse del PNRR, sta lavorando ad un nuovo incentivo stipendiale, fino al 30% della retribuzione, per i vincitori di una borsa competitiva dell’Ue che scelgano un ateneo italiano. Con il d.l. PNRR 3 sono già state varate misure per aumentare l’attrattività dell’Italia verso i ricercatori internazionali, prevedendo la decontribuzione da 7.500 euro sui neoassunti a tempo indeterminato e il welfare del personale universitario.
    Fino al 30% di stipendio in più per i ricercatori che rientrano

DIRITTO DI ACCESSO

  • Accesso alla documentazione dell’aggiudicataria per la stipula del contratto: non può essere accolta l’istanza di accesso documentale con cui l’impresa seconda classificata chiede di accedere alla documentazione prodotta dall’aggiudicataria in vista della stipula del contratto, motivata genericamente con la volontà di far valere le proprie ragioni nell’eventuale giudizio di appello avverso la sentenza di primo grado che ha respinto il ricorso proposto contro l’aggiudicazione.
    T.A.R. Lazio Roma - sentenza n. 2846 del 17/02/2023