UNIVERSITÀ
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Alloggi studenti: un gruppo di esperti per dare risposte in tempi brevi sul tema degli alloggi universitari e del diritto allo studio. Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato il decreto, in attuazione delle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Riforma 1.7 (Alloggi per gli studenti e riforma della legislazione sugli alloggi per gli studenti), che istituisce un gruppo di lavoro interministeriale per la formulazione di proposte utili a garantire e potenziare il diritto allo studio.
Università: MUR, al via gruppo interministeriale su alloggi studenti -
Decreto del MUR introdurrà l’Erasmus tra università italiane: un decreto ministeriale sull’autonomia didattica degli atenei, attualmente all’esame del Parlamento , introduce una sorta di Erasmus tra università italiane, consentendo agli atenei di riconoscere i crediti ottenuti dagli studenti che hanno sostenuto esami in altri atenei, in forza di convenzioni stipulate tra gli stessi. I regolamenti di ateneo che dovranno disciplinare il riconoscimento dei crediti dovranno essere emanati entro il 30 novembre 2023.
Inoltre, il decreto ministeriale rivede l’intero regolamento 270 del 2004.
Ecco l’Erasmus tra atenei italiani con scambi di esami e crediti -
Sospensione del docente e direzione universitaria: la sanzione disciplinare accessoria della perdita dell’elettorato passivo per la direzione di “istituzione universitaria” riguarda non solo le cariche formalmente equiparate a quella di rettore ma a tutte le funzioni direttive accademiche. Tra le istituzioni universitarie vi sarebbero dunque anche gli organi interni all’Ateneo nominati sulla base del consenso elettorale, a sua volta fondato sulla fiducia nel o nei candidati, che presuppone un giudizio di apprezzabilità ed onorabilità del medesimo.
Il docente punito con la sospensione può poi dirigere una struttura universitaria?
Consiglio di Stato, Sez. VII, sentenza 18 aprile 2023, n. 3877 -
Tirocinio presso scuole italiane all’estero: gli studenti iscritti a corsi di laurea magistrale e a ciclo unico di qualsiasi classe di laurea possono candidarsi fino al 31 maggio ad uno dei tirocini curriculari in programma da settembre a dicembre presso le Scuole italiane all'estero, sei istituti statali di diverso ordine e grado con sede ad Atene, Barcellona, Istanbul, Madrid, Parigi e Zurigo. Gli studenti, per i quali è previsto un rimborso minimo di 300 euro mensili, saranno coinvolti in varie attività, in particolare nel supporto alla didattica in aula.
Un tirocinio nelle Scuole italiane all’estero: c’è tempo fino al 31 maggio per le candidature
ACCESSO AGLI ATTI
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Accesso agli atti e firma digitale: le istanze d'accesso presentate alla Pa o ai gestori o esercenti di pubblici servizi quando sottoscritte con firma digitale sono valide anche senza l'allegazione di copia del documento di identità.
Accesso agli atti, se la firma è digitale non occorre il documento d'identità
RAPPORTO DI LAVORO
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Telematizzazione del TFR per i dipendenti pubblici: l’INPS avverte che la compilazione dell’“Ultimo miglio TFR” da parte dell’Ente datore di lavoro sostituisce i modelli cartacei “TFR1” e “TFR2” costituendo la modalità esclusiva per avviare il processo di sistemazione e certificazione della Posizione assicurativa, propedeutica alla creazione della pratica di TFR.
È consentito l’invio dei citati modelli cartacei solamente per i rapporti di lavoro cessati a seguito di “decesso” senza che sia possibile utilizzare la funzione “Anticipo DMA” per la predisposizione dell’“Ultimo miglio TFR” e per i rapporti di lavoro risolti per dimissioni volontarie senza diritto a pensione per i quali l’iscritto ha chiesto la quantificazione ai fini della cessione. È inoltre consentito l’invio del modello cartaceo “TFR2” per le comunicazioni di variazioni contrattuali relative a pratiche TFR nello stato “pagata”, impiantate a seguito di trasmissione di modello “TFR1”.
Messaggio INPS n. 1645 del 08-05-2023 -
Variazione della misura dell’interesse di dilazione e di differimento e delle somme aggiuntive per omesso o ritardato versamento dei contributi previdenziali e assistenziali: la Banca Centrale Europea con la decisione di politica monetaria del 4 maggio 2023 ha innalzato di 25 punti base il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema (ex TUR) che, pertanto, con decorrenza dal 10 maggio 2023, è pari al 3,75%.
Tale variazione incide sulla determinazione del tasso di dilazione e di differimento da applicare agli importi dovuti a titolo di contribuzione agli Enti gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatorie, nonché sulla misura delle sanzioni civili di cui all’articolo 116, comma 8, lettera a) e lettera b), secondo periodo, e comma 10, della legge 23 dicembre 2000, n. 388.
Circolare INPS n. 44 del 08-05-2023 -
Rassegna della Cassazione in tema di licenziamento: nell’articolo è consultabile una rassegna della Cassazione relativa al licenziamento per giustificato motivo oggettivo, per giustificato motivo soggettivo, per giusta causa, per superamento del periodo di comporto e al licenziamento disciplinare
Rassegna della Cassazione -
Pubblico impiego e crediti retributivi: l'affermazione della decorrenza in costanza di rapporto della prescrizione, quindi, agevolerebbe oltremodo un soggetto, come la P.A., che, invece di riconoscere il servizio pregresso in base ad una normativa, anche unionale, che è tenuta ad applicare, ha consapevolmente negato i diritti del suo dipendente, rendendone più difficile l'esercizio. Pertanto, sarebbe preferibile un'interpretazione della normativa vigente che individuasse il momento a partire dal quale i diritti de quibus sono divenuti esercitabili in quello della regolarizzazione, in risposta alla mancanza di correttezza del datore di lavoro.
Pubblico impiego e crediti retributivi: prescrizione decorre in costanza di rapporto o al termine? -
Sui tempi di pagamento del TFR dei dipendenti pubblici: si è svolta ieri davanti alla Corte costituzionale l’udienza sui tempi di pagamento del Tfr ai dipendenti pubblici. Sotto la lente dei giudizi costituzionali che dovranno valutarne la legittimità ci sono in particolare due norme. La prima è costituita dall’articolo 3, comma 2, del decreto legge n. 79 del 1997 che dispone che le indennità di fine servizio spettanti ai dipendenti pubblici siano corrisposte decorsi 24 mesi dalla fine del rapporto di impiego, oppure 12 mesi in caso di cessazione per raggiunti limiti di età o di servizio; la seconda è l’articolo 12, comma 7, del decreto legge n. 78 del 2010 che prevede che tali indennità siano rateizzate fino a un massimo di tre versamenti annuali, diversamente articolati a seconda dell’ammontare della prestazione.
Tfr ai dipendenti pubblici, tempi di pagamento all’esame della Consulta -
Incarichi al personale in quiescenza: è possibile affidare un incarico di supporto, affiancamento e assistenza a titolo oneroso a personale in quiescenza purché «l'assistenza» non comporti studio e consulenza, ossia attività caratterizzata, in negativo, dalla mancanza di competenze specialistiche e che non rientri nelle ipotesi di contratto d'opera intellettuale.
Concorsi, la Pa non ha l'obbligo di dare seguito alle istanze di autotutela
Corte dei conti, sez. regionale di controllo Lazio, delib. n. 88/2023/PAR -
Aspettativa e preavviso: qualora il rapporto di lavoro si trovi in regime di aspettativa non retribuita per un periodo residuo superiore a quello di durata del termine di preavviso, viene meno la necessità stessa di assicurare il predetto termine, perché esso non incide in alcun modo sugli assetti organizzativi del datore di lavoro. Il diritto alle ferie è irrinunciabile e, come tale, è garantito dall’art. 36 Cost., dall’art. 7 della direttiva 2003/88/CE e dall’art. 31, paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Una normativa nazionale che preveda la decadenza del diritto alla fruizione delle ferie per la mancata presentazione della richiesta stessa deve essere giudicata in contrasto con la citata direttiva.
Il dipendente pubblico in aspettativa che si dimette non deve dare il preavviso
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
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Concorsi e istanze di autotutela: non sussiste alcun obbligo per la Pa di pronunciarsi su un'istanza volta a ottenere un provvedimento di autotutela su presunti errori avvenuti durante una procedura selettiva per l'assunzione di nuovi dipendenti. Secondo il Tar Lazio-Roma in tali circostanze non è coercibile l'attivazione del procedimento di riesame della legittimità dell'atto amministrativo mediante l'istituto del silenzio-rifiuto. Considerata la natura officiosa ed ampiamente discrezionale del potere di autotutela, la PA non è vincolata a provvedere a fronte di istanze di riesame di atti potenzialmente sfavorevoli ad alcuni candidati. In realtà rispetto all'esercizio di tale potere il candidato può solo avanzare mere sollecitazioni o segnalazioni: tutte però prive di valore obbligatorio.
TAR Lazio sentenza n. 4521 del 2023 -
Newsletter PArliamo: online la newsletter di maggio per i dipendenti pubblici.
PArliamo, pubblicati la newsletter e il podcast di maggio
PRIVACY
- Verifica delle misure di adeguatezza in caso di attacco hacker: gli art. 5, 24, 32 e 82 del GDPR devono essere interpretati nel senso che la mera esistenza di una “violazione dei dati personali”, come definita all’art. 4, par. 12, non è di per sé sufficiente per concludere che le misure tecniche e organizzative attuate dal titolare del trattamento non erano “adeguate” a garantire la protezione dei dati in questione. Almeno questo è quanto suggerisce alla Corte di Giustizia di dichiarare l’Avvocato Generale Giovanni Pitruzzella.
GDPR: come verificare l’adeguatezza delle misure di protezione dati in caso di attacco hacker