Cari colleghi e care colleghe,
è in corso la procedura di modifica dello Statuto avviata dal Consiglio del PTA, che ha raccolto le necessarie sottoscrizioni per aumentare il peso del voto del PTA nell'elezione del Rettore (che attualmente è pari all'8%, uno dei più bassi in Italia), "nel rispetto del principio della pari dignità tra tutti i dipendenti dell'Ateneo"
Dalla consultazione online del personale, infatti, era emersa una opinione maggioritaria per l'affermazione del principio democratico di "una testa un voto" e in ogni caso per un aumento non inferiore al 25% (corrispondente alla media degli atenei veneti).
Da una recente analisi del voto del PTA in tutti gli atenei italiani emerge chiaramente che la media degli atenei italiani è del 18% (verifica i dati).
La proposta del 12%, trapelata in questi giorni dai giornali, non consentirebbe quindi di togliere dagli ultimi posti in classifica l'Università di Padova, che invece primeggia in quasi tutte le classifiche di qualità e merito, grazie anche al contributo del personale tecnico e amministrativo.
Non è solo una questione di numeri.
L'aumento del peso del PTA nelle elezioni del Rettore ha anche un valore simbolico sul piano dello spirito di appartenenza e di collaborazione, rappresentando il Rettore il punto di collegamento tra le due "anime" del personale (docenti e PTA).
Più concretamente, aumentare il peso del PTA significa anche riconoscere e rafforzare il ruolo strategico di una efficiente e imparziale gestione della struttura organizzativa e tecnica, nell'interesse di tutta la comunità universitaria.
Per queste ragioni, siamo convinti che la nostra Assemblea costituente troverà il coraggio e l'orgoglio di dare un messaggio chiaro e inequivocabile all'interno e all'esterno di tutta la comunità universitaria, all'insegna della partecipazione e dell'inclusione, ancora una volta: Universa Universis Patavina Libertas!
Il presidente del Consiglio del PTA
Giorgio Valandro
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