• Cos'è la didattica duale?

    Oltre alle forme di didattica online in modalità sincrona e asincrona, già sperimentate con successo nel secondo semestre dell’AA 2019/2020, da questo semestre viene introdotta una terza modalità definita duale con le lezioni erogate contemporaneamente sia in presenza sia a distanza.

    L’Università dispone di oltre 600 aule per la didattica e da questo semestre sono stati presi in affitto altri spazi come i padiglioni della fiera e i cinema. 

    Nelle circa 400 aule con maggiore capienza e provviste di impianto audio, per garantire la didattica duale, sono stati realizzati degli interventi tecnologici attraverso la progettazione e installazione di un box identico in tutte le strutture.

     

    Le soluzioni tecnologiche adottate si prefiggono il raggiungimento di 4 obiettivi:

    1. Garantire parità di condizioni di frequenza per gli studenti in aula e da remoto;

    2. Dare la possibilità al docente docente di non toccare mai il microfono tenendolo lontano dalla bocca;

    3. Utilizzare durante la lezione il proprio personale dispositivo con soluzioni che contemplino il concetto di BYOD (Bring Your Own Device);

    4. Avere una modalità unica di accesso alla rete didattica di Ateneo.

     

    Nel primo caso attraverso la piattaforma Zoom saranno erogate tutte le attività e il docente inizia la lezioni aprendo il meeting programmato e già condiviso con i propri studenti attraverso Moodle. In aula e da remoto gli studenti potranno ascoltare tutto ciò che viene riportato in aula e viceversa. Anche lo schermo del videoproiettore sarà condiviso con coloro che assistono da remoto attraverso l’opzione di Zoom di condivisione. E analogamente potrà essere condiviso tutto ciò che viene illustrato attraverso la document camera oppure attraverso una tavoletta digitale. Infine i contenuti sotto forma di video e di audio possono essere condivisi sempre con la medesima opzione di Zoom. Come nel caso della didattica sincrona tutte le lezioni potranno essere registrate su Kaltura e rese disponibili, sempre via Moodle, agli studenti in momenti successivi.

     

    Nel secondo caso il microfono da tavolo è sempre attivo, non necessita di essere avvicinato alla bocca e garantisce un’ottima copertura lato cattedra/docente anche da una distanza di 2 metri a seconda delle condizioni acustiche e delle impostazioni di ogni singola aula. Il docente potrà avere sempre le mani libere e contemporaneamente lo strumento rappresenta anche un’ottima soluzione dal punto di vista igienico. Il microfono è di default impostato anche per ricevere e quindi trasmettere le domande degli studenti presenti in aula che in tal modo possono essere comprese direttamente da coloro che assistono alla lezione da remoto. Anche in questo caso la qualità del suono varia a seconda delle dimensioni fisiche dell’aula e della lunghezza in particolare.

     

    Il concetto di BYOD rappresenta una soluzione su cui è necessario investire anche per il futuro in quanto garantisce al docente la possibilità di utilizzare il proprio dispositivo, qualunque esso sia da pc al tablet, senza la necessità di adattare la didattica al pc fisso da tavolo con cui spesso non c’è familiarità o non sono presenti software specifici. Si tratta di una sfida tecnologica importante in quanto fra dispositivi (mobili, fissi o portatili), sistemi operativi e browser esistono centinaia di combinazioni diverse che necessitano tutte di essere rese compatibili con le tecnologie implementate in aula.

     

    Infine è stata realizzata, per la prima volta, una rete integrata specifica per la didattica che consentirà ai docenti di accedere attraverso il proprio dispositivo alla rete di Ateneo inserendo le proprie credenziali del single sign on (SSO).

     

    Le scelte tecnologiche realizzate si adattano molto bene a questa situazione emergenziale ma rappresentano, soprattutto dal punto di vista tecnologico e pedagogico, un’ulteriore evoluzione del percorso di crescita digitale intrapreso in maniera massiva da marzo di quest’anno.

    Ma l’enorme vantaggio è dato dal fatto che ovunque, nelle oltre 400 aule di Ateneo, il docente si troverà a fare didattica ma anche conferenze e convegni con le medesime configurazioni, strumenti e condizioni.