Con sentenza n. 384 del 13 novembre 2019 la Seconda Sezione Centrale di Appello della Corte dei Conti ha dettato dei chiarimenti in materia di affidamento della gestione dei servizi di punto di ristoro all'interno dell' Università.
Sul punto, la Corte dei Conti ha affermato come "l’affidamento della gestione di un punto ristoro all’interno all’Università è assoggettato al generale obbligo delle Amministrazioni - derivante dai fondamentali principi di diritto comunitario rinvenibili direttamente nel Trattato Ce (libertà di stabilimento, di libera prestazione dei servizi, nonché principi di par condicio, imparzialità e trasparenza) - di esperire procedure ad evidenza pubblica ai fini dell'individuazione del soggetto contraente. Il rapporto contrattuale tra università e privato ha infatti natura di concessione, stante il carattere pubblico non solo del bene affidato, ma altresì del servizio che ne costituisce oggetto, pertanto va applicata la regola dell'evidenza pubblica. Contrariamente si violerebbero la parità di trattamento e il principio di non discriminazione fra operatori economici, introducendo una barriera all'ingresso al mercato".