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Notizie di possibile interesse al 06.12.2024

by Martina Bonazzoli -

RAPPORTO DI LAVORO 

  • I permessi 104 non possono essere riconosciuti dal datore di lavoro con un termine alla titolarità del diritto. La legge n. 104 del 1992 non introduce alcuna potestà in capo all’INPS in merito all’apposizione di un termine alla titolarità del diritto. Consente invece, all’Inps o al datore di lavoro, di compiere verifiche in relazione alla persistenza delle condizioni per il godimento del diritto e dispone la sua decadenza qualora fatti sopravvenuti facciano venir meno le condizioni richieste per la legittima fruizione. Infatti “una volta accertato il diritto, la prestazione si intende riconosciuta fino a quando sopravvengano modificazioni tali da far venire meno i requisiti costitutivi del diritto”.
    Cassazione, sentenza n. 30628 del 28.11.2024

  • Graduatorie delle procedure di progressione verticale e nuovo concorso. Il TAR Campania si è pronunciato circa il rapporto che sussiste tra le graduatorie formate in esito alle procedure di progressione tra le aree e quelle che vengono approvate a seguito di una nuova procedura concorsuale pubblica. La tesi dei ricorrenti si basa sul fatto che, “stante la sovrapponibilità dei due profili messi a concorso e lo svolgimento anche del concorso per le progressioni verticali tramite prove scritta, pratica ed orale, sui medesimi temi previsti dal bando impugnato, la graduatoria emanata a conclusione della predetta procedura doveva ritenersi valida per due anni”. Il rigetto del ricorso viene motivato sulla base della costante giurisprudenza in merito, per cui il principio di preferenza per lo scorrimento delle graduatorie in vigore vale per le graduatorie che costituiscono l’esito di un concorso pubblico, non per le graduatorie che scaturiscono da procedure selettive interne e riservate, data la disomogeneità tra i due termini di comparazione (progressione verticale in base a procedura interna e pubblico concorso) che comporterebbe l’elusione della regola costituzionale dell’accesso dall’esterno.
    TAR Campania - sentenza n.6396 del 2024

PRIVACY

  • Obblighi normativi in capo a un Titolare del trattamento nell’ipotesi di affidamento di un incarico nei confronti di un Responsabile (o sub-Responsabile) del trattamento. L’European Data Protection Board, nel parere 22/2024, si è soffermato su alcuni obblighi normativi del titolare del trattamento, tra cui: quello di avere sempre a disposizione le informazioni sull’identità di ogni responsabile e sub - responsabile del trattamento; la previa autorizzazione scritta, specifica o generale, da parte del titolare del trattamento nel caso in cui il responsabile voglia nominare sub-responsabili; il titolare del trattamento è tenuto a rispettare il principio di accountability anche quando decide di affidare a un responsabile (o a un sub-responsabile) del trattamento una o più attività di trattamento.
    EDPB - Parere n. 22/2024

Notizie di possibile interesse al 29.11.2024

by Martina Bonazzoli -

ARAN

  • E’ online il nuovo numero della newsletter ARAN.
    ARAN - Newsletter n. 22 del 28 novembre 2024

  • Contrattazione integrativa. Disponibile il rapporto che illustra i dati di sintesi della contrattazione integrativa, svolta da amministrazioni e sindacati sul territorio, durante tutto il 2023.
    Rapporto monitoraggio 2023

  • ARAN e il Garante per la protezione dei dati personali sul diritto di affissione ex art. 5 del CCNQ sulle modalità di utilizzo dei distacchi, aspettative e permessi, nonché delle altre prerogative sindacali.
    L’articolo 5 citato è stato oggetto di osservazione da parte del Garante per la Protezione dei Dati Personali, in quanto la consegna di elenchi di indirizzi mail, ancorché istituzionali, configura una comunicazione di dati personali. All’esito dell’interlocuzione tra le due figure, in cui il Garante stesso “ha rappresentato la necessità di introdurre dei correttivi finalizzati alla armonizzazione della clausola in questione con la disciplina della protezione dei dati”, l’Agenzia ha inviato alle amministrazioni la circolare n. 1/2024, che specifiche che “spetta comunque al titolare del trattamento assicurare il rispetto della disciplina in materia di protezione dei dati personali (artt. 5, par. 2, e 24 del Regolamento) il quale esige che sia preliminarmente valutata la sussistenza di idonei presupposti di liceità prima di dare corso a qualunque trattamento, anche considerando la possibilità che lo specifico interesse delle organizzazioni sindacali all’esercizio del diritto di affissione nel contesto organizzativo dell’amministrazione, datore di lavoro, possa essere parimenti conseguito senza dar luogo a comunicazioni di dati personali”.
    Circolare ARAN n. 1/2024

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

APPALTI E ANTICORRUZIONE

  • ANAC si pronuncia in merito alla scelta dei Responsabili di progetto e di fase.
    Secondo ANAC sono due i passaggi da seguire nella scelta del RUP:
    tenere conto della preferenza riconosciuta dalla norma (art. 15, comma 4) per l’individuazione di tale figura nell’ambito dell’unità organizzativa titolare del potere di spesa, cui si dovrebbe prioritariamente attingere per la nomina del responsabile unico del progetto. A margine, non è irrilevante annotare che l’indicazione appare realmente opportuna stante la necessità che il Rup segua anche gli aspetti/adempimenti contabili dell’intervento;
    garantire, altresì, l’individuazione di un Rup in possesso di adeguati requisiti e competenze professionali (come indicato nell’art. 15 e negli articoli 4 e 5 dell’allegato I.2) , «nel rispetto dell’inquadramento contrattuale e delle relative mansioni».

  • Parere ANAC n. 57/2024

Notizie di interesse al 16.05.2024

by Beatrice Bastianello -

RICERCA MEDICA E PRIVACY

UNIVERSITÀ

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

  • Mancata assunzione di un vincitore di concorso: la Cassazione, con ordinanza 9840/2024, sostiene che l’amministrazione può discrezionalmente determinare e modificare la pianta organica sulla base delle proprie esigenze strutturali e funzionali, nel rispetto dei limiti di spesa. L’amministrazione ha anche il potere/dovere di interrompere le procedure selettive dalle quali possano derivare nuove assunzioni non più necessarie, in conformità ai principi di trasparenza, buon andamento ed efficienza della PA: il diritto soggettivo all’assunzione viene degradato a interesse legittimo, non inciso dal legittimo atto amministrativo di organizzazione, insuscettibile come tale di disapplicazione.
    Modifica della dotazione organica e variazione delle esigenze di personale

  • Differimento della prova orale in caso di gravidanza a rischio: secondo il TAR Lazio, è irragionevole non acconsentire al differimento delle prove orali del concorso alla candidata incinta e a rischio aborto. In tali casi, non sussistono le esigenze di svolgimento simultaneo della verifica di tutti i candidati che si presentano, invece, quando la selezione avviene con prova scritta. Soprattutto quando la commissione ha una notevole discrezionalità nella valutazione delle istanze di rinvio, l’esercizio del potere amministrativo deve avvenire secondo una prospettiva costituzionalmente orientata, bilanciando i valori in gioco e applicando i canoni di giustizia sostanziale, se ciò non contrasta con la necessità di tutelare l’imparzialità dell’azione amministrativa (FONTE: Sole 24 Ore - Norme & Tributi, 14 maggio 2024.
    TAR Lazio, sentenza n. 5765/2024

  • Pubblicato il Regolamento europeo (c.d. eIDAS 2) sull’istituzione del quadro europeo relativo a un’identità digitale: Il nuovo regolamento europeo 2024/1183, che modifica il regolamento eIDAS del 2014 sull’identità digitale, introduce il Portafoglio Europeo di Identità Digitale (EUDI Wallet), funzionale a garantire a tutte le persone un’identità digitale europea accessibile, sicura e affidabile. Inoltre, eIDAS 2 contiene numerose novità che riguardano la presenza di nuovi servizi fiduciari e una nuova impostazione per quelli già presenti nella versione precedente del regolamento.
    Regolamento UE 2024/1183 - eIDAS 2

  • Online la newsletter e il podcast PArliamo di maggio
    PArliamo di maggio

RAPPORTO DI LAVORO

  • Pensione anticipata c.d. opzione donna: l’art. 1, comma 138, della legge di bilancio 2024 estende il diritto alla pensione anticipata c.d. opzione donna alle lavoratrici che maturano, entro il 31 dicembre 2023, un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di almeno 61 anni e che, alla data della domanda, si trovino in una delle condizioni indicate nell’art. 16, comma 1-bis, del d.l. n. 4/2019. Per ulteriori dettagli, si rimanda alla circolare dell’INPS sottoindicata.
    Circolare INPS n. 59 del 03/05/2024

  • Applicativo per il c.d. Bonus mamme: è stato rilasciato l’applicativo per la comunicazione dei codici fiscali dei figli da parte della lavoratrice madre che intenda usufruire del c.d. bonus mamme (“Utility Esonero Lavoratrici Madri”). Maggiori informazioni nel messaggio dell’INPS sottoindicato.
    Messaggio INPS n. 1702 del 06/05/2024

PRIVACY e A.I.

  • L’esercizio al diritto di accesso ai propri dati non richiede motivazione: il Garante privacy ha osservato che, in via generale, il lavoratore ha diritto di accedere ai propri dati conservati dal datore di lavoro, a prescindere dal motivo della richiesta, dal momento che il diritto di accesso ha lo scopo di consentire all’interessato di avere il controllo sui propri dati personali e di verificarne l’esattezza. Tale diritto non può essere negato o limitato a secondo della finalità della richiesta. Infatti, il GDPR non richiede agli interessati di giustificare le proprie richieste di esercizio dei diritti e non attribuisce al titolare del trattamento la facoltà di verificare i motivi della richiesta. Tale interpretazione è stata chiarita anche dall’EDPB nelle Linee guida sul diritto di accesso e dalla Corte di Giustizia dell’UE.
    Garante privacy, provvedimento n. 137 del 7 marzo 2024
    Lavoro: Garante Privacy, il dipendente ha il diritto di accedere ai propri dati. Sanzione di 20mila euro ad una banca

  • Privacy e controlli sul lavoro: nel trattare i dati personali dei lavoratori, il datore di lavoro deve rispettare non solo le prescrizioni contenute nel GDPR, ma anche le norme nazionali: in questo contesto, il Codice privacy richiama esplicitamente le disposizioni nazionali settoriali che proteggono la dignità dei lavoratori sul luogo di lavoro (quindi, in particolare, lo Statuto dei Lavoratori), specialmente riguardo ai possibili controlli da parte del datore di lavoro. Le due fonti, dunque, offrono una doppia protezione: la violazione delle disposizioni previste dallo Statuto dei Lavoratori può comportare un’infrazione anche del GDPR, il quale può o meno interagire con lo Statuto stesso.
    Nell’ambito dell’attività lavorativa, il dipendente può essere soggetto a una serie di controlli: la norma che regola tale fenomeno è l’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori.
    Le informazioni ottenute dal datore di lavoro in violazione della normativa sulla privacy e utilizzate come prove contro il lavoratore potrebbero essere considerate inutilizzabili dal giudice a causa dell’illiceità del trattamento, come nel caso in cui siano stati effettuati controlli difensivi senza rispettare le condizioni di legittimità stabilite dalla giurisprudenza. Non sussiste un orientamento consolidato relativamente alle informazioni ottenute con il consenso dell’interessato, ma in tal caso il datore di lavoro lavoro, in caso di contestazione da parte del lavoratore, ha l’onere di dimostrare che il consenso è stato ottenuto in modo libero e informato e che sono stati forniti tutti gli strumenti necessari per comprendere il trattamento.
    Per altri approfondimenti, si segnalano gli articoli sottostanti.
    GDPR e Statuto dei Lavoratori:doppio binario o normative a confronto?
    L’utilizzabilità della prova in giudizio: casi applicativi
    La conservazione dei dati da controlli sul lavoro diretti e indiretti
    La problematica dell’uso promiscuo dei beni aziendali

  • Vietato l’uso di software A.I. per rilevare condotte anomale durante gli esami: secondo la Cassazione (ordinanza n. 12967/2024), il software che cattura automaticamente le immagini video e lo schermo dello studente identificando i momenti in cui venivano rilevati comportamenti anomali mediante registrazione video e istantanee scattate a intervalli casuali effettua un trattamento illegittimo di dati biometrici, dato che il software, sulla base di riprese e analisi delle caratteristiche fisiche, fisiologiche o comportamentali di una persona fisica, le elabora, evidenziando comportamenti o elementi inconsueti, producendo un elaborato che consente l'identificazione univoca della persona fisica. Resta irrilevante la circostanza che l'esito finale del trattamento sia successivamente sottoposto alla verifica di una persona fisica.
    Esami universitari a distanza, vietato usare l’IA per scovare i furbetti

  • Diritto d’autore su immagini create con l’A.I.: la Cassazione, con ordinanza 1107/2023, ha introdotto il principio del “tasso di creatività”, in forza del quale il riconoscimento del diritto d’autore su un’opera creata con l’intelligenza artificiale deve essere valutato caso per caso, considerando il ruolo umano nel processo creativo con l’I.A. Se l’opera ottenuta è in grado di “riflettere la personalità del suo autore, manifestando le sue scelte libere e creative” non si può escludere a priori tutela autoriale, dal momento che l’ideazione e la formulazione dei prompt può costituire un’espressione della creatività umana.
    A.I.: un’immagine creata con l’intelligenza artificiale è tutelata dal diritto d’autore?

ACCESSO AGLI ATTI

  • Il diritto d’autore e di proprietà industriale non limita il diritto d’accesso: secondo il Tar Lazio, in ambito di concorsi pubblici, il diritto d’autore e la proprietà industriale non possono precludere la riproduzione di documenti nell’ambito dell’esercizio del diritto d’accesso, potendo unicamente limitare la riproduzione che ne consenta uno sfruttamento economico. Resta inteso che l’uso appropriato delle informazioni ottenute attraverso l’esercizio di tale diritto costituisce non solo la funzione per cui è consentito l’accesso agli atti ma anche il limite del loro utilizzo, sotto la personale responsabilità dell’autore della condotta.
    Test concorsuali, il diritto d’accesso prevale su quello d'autore
    Tar Lazio, sentenza n. 3319/2024

ANTICORRUZIONE E TRASPARENZA

  • Potere di vigilanza Anac sulla congruità delle determinazioni assunte dai Rpct: nel Comunicato del Presidente del 23 aprile 2024, ANAC afferma che spetta al Rpct il compito di curare il rispetto delle disposizioni sulle inconferibilità e incompatibilità degli incarichi secondo quanto stabilito dal d.lgs. 39/2013. Anac può però sempre esercitare un generale potere di vigilanza sul rispetto di tali disposizioni, anche con l'esercizio di poteri ispettivi e di accertamento di singole fattispecie di conferimento degli incarichi. Tale potere sussiste sia nei casi in cui il procedimento di contestazione sia stato avviato internamente all’ente dal Rpct, che nei casi in cui tale procedimento sia stato avviato d’ufficio da Anac: le valutazioni di quest’ultima superano quelle errate eventualmente compiute dai Rpct.
    Potere di vigilanza Anac sulla congruità delle determinazioni assunte dai Responsabili Anticorruzione

  • Monitoraggio della trasparenza per il 2024: l’Anac, con la delibera n. 213/2024, ha dettato i tempi e i contenuti della verifica sugli obblighi di pubblicazione in materia di trasparenza. Il controllo deve riferirsi alla pubblicazione delle informazioni al 31 maggio e la pubblicazione dell’attestazione degli Oiv o degli organismi con funzioni analoghe deve avvenire entro il 15 luglio 2024. Si è scelto di non controllare la sezione dei bandi di gara, contratti e appalti. Gli Oiv e gli altri organismi che avranno evidenziato al 31 maggio 2024 saranno tenuti a monitorare le misure di adeguamento adottate dalle amministrazioni verificando al 30 novembre 2024.
    Trasparenza, al via il monitoraggio per il 2024

Notizie di interesse al 30.04.2024

by Beatrice Bastianello -

UNIVERSITÀ

  • Prove di ammissione ad Architettura: è stato pubblicato il decreto ministeriale n. 627/2024, contenente le modalità e i contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico per la formazione di architetto per il prossimo anno accademico. La data della prova di ammissione (non oltre il 30 settembre 2024), le modalità per potersi candidare e quelle per lo svolgimento delle prove, il numero dei posti disponibili saranno indicati nei bandi che verranno predisposti dai singoli atenei.
    Università, definite le modalità e i contenuti delle prove di ammissione a Architettura

  • Nuovi percorsi di abilitazione per la docenza nelle scuole secondarie: per l’anno accademico 2023/24 sono disponibili  51.753 posti per i nuovi percorsi di abilitazione per diventare insegnanti alle scuole medie e superiori, previsti dal Dl 36 del 2022, che in attuazione del PNRR, ha introdotto l’obbligo di possedere 60 crediti universitari (erogati dagli atenei) o accademici (gestiti dalle Afam) in abbinata alla laurea se ci si vuole abilitare in una classe di concorso per poi tentare la strada della cattedra. Il numero finale delle disponibilità offerte da atenei e Afam è contenuto in un decreto del MUR, che, con un altro Dm, ha definito anche la quota di posti riservata ai precari e a coloro che hanno partecipato alla selezione straordinaria introdotta dal d.l. 73/2021.
    In università e Afam pronti 51mila posti per i futuri docenti

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

  • Presupposti per la risarcibilità del danno da ritardo: il Consiglio di Stato sostiene che il danno da ritardo della PA non discende automaticamente dallo scorrere del tempo, ma sussiste solo in presenza dei necessari presupposti di carattere soggettivo (dolo o colpa del danneggiante) e oggettivo (ingiustizia del danno, nesso causale, prova del pregiudizio subito). Inoltre, il fatto lesivo deve essere collegato da un nesso causale ai pregiudizi patrimoniali o non patrimoniali lamentati. Il danneggiato deve provare la violazione dei termini procedimentali, il dolo o la colpa della PA; il danno ingiusto, il nesso di causalità materiale o strutturale. Secondo il Consiglio di Stato, anche la negligenza del privato consistente nel non aver azionato gli strumenti di tutela messi a disposizione dall’ordinamento integra violazione dell’obbligo di cooperazione che, in quanto tale, interferisce sul nesso causale tra ritardo della PA e danno asserito.
    Ritardi della Pa, niente risarcimento se il danneggiato non dimostra “cooperazione”
    Consiglio di Stato, sentenza n. 3375/2024

  • Newsletter PArliamo di aprile 2024
    Online la newsletter e il podcast PArliamo di aprile
RAPPORTO DI LAVORO
  • Differenza tra mobbing e demansionamento: in caso di demansionamento non occorre dimostrare l’intento persecutorio del datore di lavoro, requisito necessario, invece, per integrare la fattispecie del mobbing. Tuttavia, occorre tenere in considerazione che il demansionamento può essere una modalità di estrinsecazione del disegno persecutorio che integra il mobbing: in tal caso, la nozione di demansionamento applicabile è quella anteriore alla riforma del 2015 (d.lgs. 81/2015), e si sostanzia nel depauperamento qualitativo della prestazione lavorativa, ove essa sia mossa da intento vessatorio, ancorché giustificata e giustificabile sul piano organizzativo e comunque rispettosa formalmente del livello e del ruolo precedentemente rivestiti dal dipendente. Il danno morale determinato dal demansionamento quale espressione di mobbing si identifica con quello derivante dal comportamento persecutorio complessivo.
    Differenza tra mobbing e demansionamento e risarcimento del danno
    Consiglio di Stato, sentenza n. 2354/2024

  • Dovere di vigilanza da parte del dirigente: il dirigente può essere soggetto a sanzione disciplinare quando contravviene al proprio dovere di sovrintendere, nell’esercizio del proprio potere direttivo, al corretto svolgimento dell’attività del personale assegnato alla struttura, e al rispetto delle norme del codice di comportamento e disciplinare. La Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 8642/2024 ha affermato, quindi, che una “tolleranza di irregolarità di servizio” o la configurabilità del “grave danno all’ente” comportano una sanzione disciplinare.
    Procedimento disciplinare e vigilanza da parte del dirigente

  • Pendenza di procedimento penale non determina esclusione dal concorso: le cause di esclusione previste dal bando di selezione di un concorso pubblico devono essere interpretate come tassative e non possono essere integrate da eventuali ulteriori requisiti richiesti nel modello obbligatorio di dichiarazione da utilizzare per partecipare alla procedura selettiva. Nel caso trattato, il Consiglio di Stato ha affermato che la mera pendenza di un procedimento penale non può essere considerata causa impeditiva all’assunzione, solo perché previsto nel modello di dichiarazione, considerando anche che le norme di riferimento in materia non prevedono che tale circostanza rilevi quale causa di esclusione dalla procedura selettiva.
    Concorsi, non va escluso chi non dichiara la pendenza del procedimento penale
    Consiglio di Stato, sentenza n. 3001/2024

  • Criteri di valutazione dei concorsi stabiliti anche dopo la visione dei nominativi dei candidati: il TAR Umbria ha affermato che i principi di trasparenza e imparzialità non sono violati dalla circostanza che la commissione giudicatrice stabilisca i criteri di valutazione delle prove d’esame dopo aver preso conoscenza dei nominativi dei candidati, in particolar modo quando questi siano numerosi. Infatti, la giurisprudenza consolidata ritiene che i criteri valutativi debbano essere fissati prima dell’inizio delle operazioni di valutazione, ma non necessariamente durante la prima seduta.
    Criteri di valutazione nei concorsi anche dopo aver preso visione dei nominativi dei candidati
    TAR Umbria, sentenza n. 240/2024

  • Trattamento economico nel secondo mese del congedo parentale: il Dipartimento della Funzione Pubblica esprime un parere sulle modalità applicative dell’art. 1, comma 179, della l. 213/2023, affermando che “Con tale intervento normativo, che incide, quindi, sul Testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, il trattamento economico per il secondo mese di congedo parentale viene elevato dal 30% all’80% a favore di coloro che, alla data del 31 dicembre 2023, risultino ancora in congedo di maternità o paternità ovvero ne fruiscano successivamente. Ne restano, invece, esclusi coloro che, al 31 dicembre 2023, abbiano già fruito interamente del periodo di astensione obbligatoria di cui ai capi III e IV del citato Testo unico, per i quali, quindi, il trattamento economico rimane invariato come da normativa previgente.”. La misura in questione si ritiene immediatamente applicabile a tutti i lavoratori dipendenti, nel rispetto delle condizioni previste dalla normativa di riferimento.
    Dipartimento della funzione pubblica, parere 13398 del 20/02/2024 sulle modalità applicative dell’articolo 1, comma 179, della legge 30 dicembre 2023, n. 213

  • Decontribuzione per lavoratrici madri nella busta paga di maggio: l’art. 1, commi 180 e ss., della legge 213/2023 ha introdotto l’azzeramento della quota dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri titolari di un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, sia nel settore pubblico che in quello privato. Nel settore pubblico, il riconoscimento della decontribuzione per le lavoratrici madri dovrebbe cominciare con la busta paga di maggio e con il riconoscimento delle quote arretrate dal 1° gennaio 2024.
    Bonus per le lavoratrici madri

  • Inapplicabilità dei termini di prescrizione delle contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria dovute dalle PA: l’INPS fornisce indicazioni in merito all'applicabilità, fino al 31 dicembre 2024, dei termini di prescrizione delle contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria dovute dalle PA di cui al d.lgs. 165/2001 alla Gestione dipendenti pubblici per i periodi retributivi fino al 31 dicembre 2019, e delle contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria dovute dalle medesime PA alla Gestione separata di cui all'art. 2, commi 26 e ss., della l. 335/1995, nonché all'inapplicabilità, fino al 31 dicembre 2024, delle disposizioni in materia di sanzioni civili di cui ai commi 8 e 9 dell'art. 116 della l. 388/2000.
    Circolare INPS n. 58 del 22-04-2024

  • Gestione delle richieste di accertamento sanitario per i dipendenti pubblici: è stata implementata la funzionalità che consente alle Amministrazioni di specificare la tipologia della “Richiesta di accertamento sanitario per dipendenti pubblici” ex art. 45, commi 3-bis e 3-ter, del d.l. 73/2022, sia per le prime istanze che per quelle di rivedibilità, con particolare riferimento a inabilità ex l. 335/95, inidoneità, pensioni di guerra, causa di servizio, assegni annessi alle decorazioni al Valor Militare, reversibilità e assegni accessori dei familiari degli ex deportati nei campi di sterminio KZ, reversibilità dell’assegno di benemerenza concesso ai perseguitati politici, antifascisti e razziali, pensione ai superstiti Gestione Dipendenti Pubblici - Orfani Maggiorenni Inabili. Inoltre, è stata predisposta la funzionalità per l’inserimento da parte dell’Amministrazione, della data di notifica del verbale all’interessato
    Messaggio INPS n. 1643 del 29-04-2024

PRIVACY

ANTICORRUZIONE E TRASPARENZA

  • Accesso documentale delle OO.SS.: le organizzazioni sindacali possono esercitare il diritto di accesso documentale ex artt. 22 e ss. della l. 241/1990, indipendentemente dal livello di rappresentatività, rispetto a documenti che riguardino le loro prerogative quali istituzioni esponenziali di una determinata categoria di lavoratori o le posizioni dei singoli iscritti nel cui interesse esse operano, a patto che le istanze non configurino una forma di controllo generalizzato dell'attività delle PA.
    Consiglio di Stato, sentenza n. 1295/2024

  • Incarico di consulente tecnico del Pm a dipendente pubblico: l’ANAC, con Atto del Presidente del 10 aprile 2024, si è pronunciata sull’applicabilità degli obblighi di trasparenza agli affidamenti di incarichi di consulente tecnico a dipendenti della PA (per esempio, ad un professore universitario) da parte dei Pubblici ministeri. ANAC ritiene infatti che gli obblighi di trasparenza mal si concilino con tale tipologia di incarichi, che non devono dunque essere pubblicati.
    Tuttavia, l’ANAC reputa opportuno pubblicare di un elenco dei consulenti tecnici della Procura, suddiviso per appartenenza ai diversi campi di svolgimento degli accertamenti tecnici necessari ai fini delle indagini e delle successive attività processuali del Pm. Dato che non sussiste una previsione normativa che disponga espressamente la pubblicazione di tali dati, sarebbe auspicabile che le PA possano decidere di pubblicare l’elenco in esame nella sezione ‘Amministrazione trasparente’, alla voce ‘dati ulteriori’.
    Consulenze dei Pm ai dipendenti della Pubblica amministrazione: non c’è obbligo di pubblicazione, ma sarebbe utile

Notizie di interesse al 16.04.2024

by Nikol Reggioni -

PRIVACY

  • Maggiore tutela dei dati personali nei siti delle PA: il Garante Privacy ha approvato quattordici schemi standard di pubblicazione ad ANAC, previsti dal d.lgs. 33/2013, che dettano le regole che le Pa devono seguire per rispettare gli obblighi di trasparenza online. Tuttavia, ha chiesto maggiore tutela dei dati personali, limitando la pubblicazione a informazioni necessarie, come contatti ufficiali anziché dati personali dei dipendenti. Ha anche consigliato di evitare dettagli eccessivi su premi al personale e di valutare un periodo transitorio per l'adeguamento alle nuove regole.
    Parere su quattordici schemi standard di pubblicazione predisposti da ANAC
    Maggiore tutela dei dati personali nei siti delle PA

  • Pubblicato un digest sul riepilogo delle misure di sicurezza del trattamento dei dati secondo l’EDPB:  l’EDPB ha pubblicato un documento intitolato “One-Stop-Shop case digest of Processing and Data Breach Notification”, dove fornisce un riepilogo delle decisioni del One-Stop-Shop (OSS) relative agli articoli 32, 33 e 34 del GDPR, riguardanti la sicurezza del trattamento e le notifiche di violazioni dei dati personali. Il meccanismo del OSS coinvolge la cooperazione tra l'Autorità di Vigilanza c.d. capofila (LSA) e le Autorità di Vigilanza c.d. interessate (CSA). Il documento offre una panoramica delle misure di sicurezza tecniche ed organizzative considerate adeguate dalle Autorità di Controllo, basate su una sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea del dicembre 2023. Queste misure devono essere valutate in base ai rischi specifici del trattamento dei dati, considerando la probabilità e la gravità delle violazioni, nonché lo stato dell'arte e i costi di attuazione.
    Pubblicato un digest sul riepilogo delle misure di sicurezza del trattamento dei dati secondo l’EDPB

UNIVERSITÀ 

  • Aggiornamento della convenzione quadro tra l’INPS e le Università per l’attivazione di tirocini curriculari: l’INPS ha aggiornato, con la determinazione commissariale n. 9 del 31 gennaio 2024, la sua Convenzione quadro per i tirocini curriculari con le Università, in risposta a modifiche organizzative e normative in materia di privacy e di sicurezza sui luoghi di lavoro. La convenzione stabilisce che i tirocini possono essere svolti presso le strutture dell'INPS su proposta dell'Università, senza costituirsi come rapporto di lavoro e senza compensi. Si richiede un accordo attuativo tra INPS, Università e tirocinante che includa la copertura assicurativa e le norme di sicurezza sul lavoro. Viene richiamata l'importanza del rispetto della privacy e delle normative sulla protezione dei dati personali.
    Aggiornamento della convenzione quadro tra l’INPS e le Università per l’attivazione di tirocini curriculari

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

  • No al “taglia idonei” ai concorsi pubblici prima dell’entrata in vigore della L. n. 112/2023: il Tar Lazio ha statuito l’inapplicabilità della normativa sul “taglia idonei” ai concorsi banditi precedentemente alla data di entrata in vigore della l. n. 112 del 2023, anche se, come nel caso di specie, la pubblicazione delle graduatorie è avvenuta successivamente. La normativa c.d. “taglia idonei” è stata introdotta ex art. 35, comma 5-ter, del d.lgs. 165/2001, come introdotto dall’ art. 1-bis del  d.l. n. 44/2023 convertito in legge, e riformulato dall’art. 28-ter della l. 112/2023 (legge di conversione del  d.l. n. 75 del 2023).
    No al “taglia idonei” ai concorsi pubblici prima dell’entrata in vigore della L. n. 112/2023
    TAR Lazio, sentenza  6263/2024

  • Olimpiadi Syllabus: promuovere eccellenza e formazione nella PA: il Dipartimento della Funzione Pubblica ha lanciato le Olimpiadi Syllabus per promuovere la formazione dei dipendenti pubblici. I partecipanti devono completare corsi su competenze digitali, cybersicurezza, ruolo della PA nella trasformazione sostenibile e il nuovo codice dei contratti pubblici entro il 30 aprile 2024. I migliori partecipanti si sfideranno in gruppi a Roma il 21 maggio durante il Forum PA 2024. Il vincitore riceverà un'opportunità di formazione presso le migliori università italiane e il Trofeo Syllabus.
    Olimpiadi Syllabus: promuovere eccellenza e formazione nella PA

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E INNOVAZIONE

  • Strategia Italiana per l'IA: sfruttare il potenziale per il progresso socio-economico: la Strategia Italiana per l'Intelligenza Artificiale 2024-2026 mira a sfruttare l'IA per migliorare vari settori, come imprese, pubblica amministrazione, salute e istruzione. Attraverso dieci punti chiave, la strategia promuove ricerca, collaborazione pubblico-privata, formazione, e infrastrutture IA. Si prevede un monitoraggio continuo per massimizzare i benefici e mitigare i rischi, con l'obiettivo di migliorare la competitività e il benessere della società italiana.
    Strategia Italiana per l'IA: sfruttare il potenziale per il progresso socio-economico

  • Direttiva dell’INPS sull'Intelligenza Artificiale: l’INPS ha adottato una direttiva sull'Intelligenza Artificiale in linea con il Piano Triennale AgID 2024-2026 e le direttive della Commissione Europea sull'IA. La direttiva mira a guidare l'integrazione e l'implementazione etica, responsabile, trasparente e inclusiva dell'IA all'interno dell'Istituto. Definisce le linee guida per promuovere lo sviluppo di soluzioni avanzate e consentire l'implementazione su larga scala dell'IA.
    Adozione della direttiva sull'Intelligenza Artificiale
    Prima direttiva sull'uso dell'Intelligenza Artificiale

  • Semplificare il diritto attraverso il legal design: il Legal Design è un approccio  proattivo che si concentra sul mettere al centro le persone coinvolte nei servizi legali e progettare documenti giuridici su misura per le loro esigenze. Utilizza il metodo umano-centrico, che implica la progettazione dei documenti basata sulle reali necessità dei fruitori, e la profilazione, che coinvolge l'analisi approfondita delle persone coinvolte e dei loro contesti. Il Legal Design Thinking è un processo dinamico che si articola in diverse fasi, inclusa l'empatia, la definizione degli obiettivi, l'ideazione, la prototipazione, il testing e il perfezionamento continuo.
    Semplificare il diritto: il potere del legal design

Notizie di interesse al 05.04.2024

by Beatrice Bastianello -

UNIVERSITÀ

RAPPORTO DI LAVORO 

  • Autocertificazioni per rimborsi welfare: nell’ambito del welfare aziendale, ai rimborsi per le utenze domestiche di gas/luce/acqua sono stati aggiunti quelli delle spese di affitto e degli interessi sul mutuo della prima casa. L’Agenzia delle Entrate ha illustrato le regole applicative nella circolare 35/2022 per quanto concerne i rimborsi delle utenze e nella circolare 5/2024 per i nuovi rimborsi delle spese di affitto e interessi sul mutuo afferenti all’abitazione principale, dalle quali emerge che il lavoratore debba presentare al datore di lavoro due autocertificazioni distinte.
    Fringe benefit, autocertificazione diversificata per utenze e affitti
    Agenzia delle Entrate, circolare 5/2024

  • Giusta causa di licenziamento per abuso dei permessi previsti dalla legge 104/1992: la Cassazione ha stabilito che l'utilizzo improprio dei permessi concessi dalla legge 104/1992 per assistere familiari disabili può costituire giusta causa di licenziamento, perché i permessi devono essere impiegati esclusivamente per l'assistenza al disabile e non per altre attività. Inoltre, è legittimo effettuare controlli, anche tramite agenzie investigative, per verificare eventuali abusi nell'utilizzo dei permessi.
    Giusta causa di licenziamento per abuso dei permessi previsti dalla legge 104/1992
    Cassazione, ordinanza n. 6468/2024

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 

  • Discrezionale la sospensione del procedimento disciplinare in pendenza di quello penale: la Cassazione, con sentenza n. 7267/2024, ha precisato che l’articolo 55-ter, comma 1, del d.lgs. 165/2001 conferisce alla PA un’ampia discrezionalità nella scelta tra la prosecuzione e la sospensione del procedimento disciplinare in pendenza del processo penale attivato per i medesimi fatti. La sospensione del procedimento disciplinare può essere disposta sia nell’interesse della PA a recepire tutte le prove che saranno raccolte e formate nel processo penale, sia nell’interesse del lavoratore di poter beneficiare dell’eventuale assoluzione in sede penale e delle evidenze a discarico emerse in quel processo.
    Discrezionalità ampia della Pa sulla sospensione del procedimento disciplinare in pendenza di quello penale

  • Doveri dichiarativi nei concorsi pubblici: il Consiglio di Stato ha stabilito che l'omessa dichiarazione di precedenti penali su un modulo di domanda di concorso può comportare l'esclusione dalla graduatoria dei vincitori, anche se la condanna penale non è menzionata nel casellario giudiziale o non ha comportato la destituzione dall'impiego. Ciò perché tale comportamento equivarrebbe a mentire e compromette la lealtà da dimostrare verso il futuro datore di lavoro.
    Doveri dichiarativi nei concorsi pubblici: l'importanza della trasparenza secondo il Consiglio di Stato
    Consiglio di Stato, sentenza n. 1723/2024

ANTICORRUZIONE E TRASPARENZA

  • Accesso al sito ANAC anche tramite SPID per uso professionale: on-line nel sito dell'ANAC il nuovo strumento di facilitazione e semplificazione per accedere ai servizi Anac. Ora è possibile autenticarsi, oltre che attraverso le credenziali SPID, CIE e eIDAS, anche tramite SPID per uso professionale.
    Servizi Anac: attivato l'accesso anche tramite SPID per uso professionale

Notizie di interesse al 29.03.2024

by Beatrice Bastianello -

UNIVERSITÀ 

  • Pacchetto università nel Ddl semplificazioni 2024: con il Ddl Semplificazioni, approvato recentemente dal Consiglio dei Ministri, vengono introdotte nuove procedure per gli ex docenti universitari di prima fascia che aspirano a diventare professori emeriti o ordinari, a seconda che abbiano trascorso in cattedra, rispettivamente, 20 o 15 anni: per nominarli non servirà più un decreto del ministro, bensì del singolo rettore, con la possibilità per gli atenei di personalizzare il titolo legandolo al possesso di eventuali requisiti aggiuntivi.
    Inoltre, si prevede che gli statuti e i regolamenti di ateneo debbano essere approvati con decreto direttoriale anziché ministeriale e che servirà un Decreto ministeriale per assegnare la personalità giuridica ai consorzi universitari.
    Si istituisce, poi, un regime unico per la presenza dei rappresentanti del MUR nei collegi dei revisori di università, Afam eccetera.
    Ddl Semplificazioni 2024 (bozza - fonte non ufficiale)
    Atenei, corsia preferenziale per i prof emeriti. Nuovo portale unico per iscrizioni a scuola

  • Via al Fondo per l’Erasmus italiano: il ministro dell’Università e della Ricerca ha firmato il decreto che eroga il finanziamento di 10 milioni di euro per i percorsi di mobilità nazionale degli studenti che partiranno dall’anno accademico 2024-2025. Le risorse sono destinate agli studenti iscritti a percorsi di laurea, laurea magistrale e a ciclo unico, che partecipino a programmi di mobilità sul territorio nazionale e l’importo massimo per ciascuna borsa di studio è di 1.000 euro mensili. Per l’erogazione dei sussidi, ciascuna università provvederà a lanciare una procedura selettiva per individuare gli studenti idonei e successivamente, sulla base delle richieste pervenute, il MUR ripartirà i finanziamenti a disposizione per tutti gli atenei. Il Fondo è destinato a programmi di mobilità sulla base di convenzioni tra università con le quali verranno stabiliti percorsi formativi per i rispettivi studenti.
    Università, al via il Fondo per l’Erasmus italiano. Stanziati 10 milioni di euro per le borse di studio degli studenti

  • Pubblicato l’elenco delle sedi disponibili per corsi sanitari 2024/2025: il MUR ha pubblicato l'elenco delle sedi disponibili per l'anno accademico 2024/2025 nei corsi di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria, e Medicina Veterinaria. Queste sedi sono riferite alla provincia di residenza o domicilio indicata dai candidati al momento della registrazione per le prove di ammissione ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico.
    Decreto MUR n. 472 del 23-02-2024

ANTICORRUZIONE E TRASPARENZA

  • Gratuità del mero esame dei documenti amministrativi: il Consiglio di Stato afferma che la normativa statuisce che il diritto di accesso consta di due momenti: quello dell’esame e quello dell’estrazione di copia degli atti. L’esame è gratuito, mentre l’estrazione di copia è subordinato alla corresponsione dei diritti di segreteria. Gli interessati, pertanto, dopo aver formulato l’istanza di accesso hanno diritto di verificare che gli atti messi a disposizione dall’Amministrazione coincidano con quanto di loro interesse; svolta tale verifica e circoscritta la documentazione che intendono acquisire, essi devono corrispondere i predetti diritti di segreteria. Gli oneri conseguenti all’esercizio di tale diritto, per la parte che eccede il mero costo di riproduzione, vanno quindi, finanziati attraverso la fiscalità, in tema di bollo e di diritti di segreteria e di visura, al pari di quanto avviene per gli altri diritti correlati al funzionamento del meccanismo democratico, escludendo che possa istituirsi una specifica e nuova tassa extra ordinem.
    Trasparenza, niente costi per visionare gli atti amministrativi
    Consiglio di Stato, sentenza n. 1366/2024

  • Indicazioni di ANAC sulla nomina del RPCT: con atto del Presidente del 20 marzo 2024, Anac ha ribadito che il RPCT va individuato tra i dirigenti di ruolo in servizio, disponendo eventuali modifiche organizzative necessarie per assicurare funzioni e poteri idonei per lo svolgimento dell'incarico con piena autonomia ed effettività. L’incarico di RPCT dovrebbe essere attribuito ad un soggetto che abbia adeguata conoscenza dell’organizzazione e del funzionamento dell’amministrazione, che sia dotato della necessaria autonomia valutativa e che non si trovi in situazioni di conflitto di interessi. Tale ruolo, pertanto, non dovrebbe essere conferito a soggetti assegnati ad uffici che svolgano attività di gestione e di amministrazione attiva nonché assegnati a settori che sono considerati più esposti a rischio corruttivo.
    La nomina di un dirigente esterno quale RPCT deve considerarsi come una eccezione, che necessita di una motivazione puntuale, anche in ordine all’assenza di soggetti aventi i requisiti previsti dalla legge.
    Infine, la rinuncia all’incarico di RPCT assegnato può ritenersi ammissibile in caso di adeguata motivazione, come situazioni di incompatibilità/inopportunità, ma non per la mancata corresponsione di un compenso aggiuntivo, dato che la legge esclude la possibilità stessa di attribuirlo, fatto salvo il solo riconoscimento di eventuali retribuzioni di risultato legate all’effettivo conseguimento di precisi obiettivi di performance predeterminati.
    Come nominare il Responsabile Anticorruzione. Le indicazioni di Anac

PRIVACY

  • Avviata una consultazione pubblica del Garante privacy sulla conservazione dei metadati della posta elettronica dei lavoratori: il Garante privacy ha avviato una procedura di consultazione pubblica sul termine di conservazione dei metadati generati e raccolti automaticamente dai protocolli di trasmissione e smistamento della posta elettronica dei lavoratori. I contributi dovranno pervenire entro il 16 aprile 2024: datori di lavoro pubblici e privati ed esperti hanno la possibilità di inviare commenti e osservazioni informazioni, le proposte e tutti gli elementi ritenuti utili, tramite posta ordinaria o alle caselle protocollo@gpdp.it oppure protocollo@pec.gpdp.it., indicando nell'oggetto «Consultazione sul termine di conservazione dei metadati generati e raccolti automaticamente dai protocolli di trasmissione e smistamento della posta elettronica».
    Comunicato in Gazzetta Ufficiale del Garante per l'avvio avvio di una procedura di consultazione pubblica
    Avviata una consultazione pubblica del Garante privacy sulla conservazione dei metadati della posta elettronica dei lavoratori

  • Legittima la ripresa casuale di una persona nel corso di un evento pubblico: secondo l'ordinanza n. 2978/2024 della Cassazione, la diffusione dell'immagine di un minore, casualmente ripreso durante le operazioni di arresto di un latitante, è lecita solo se la sua pubblicazione è giustificata dal collegamento con un evento connotato dall'interesse pubblico. Tuttavia, è necessario che la pubblicazione rispetti l'onore, il decoro e la reputazione del minore ritratto.
    Privacy: legittima la ripresa casuale di una persona nel corso di un evento pubblico

  • Chiarimenti dell’EDPB sullo stabilimento principale delle imprese extra UE: il Comitato europeo per la protezione dei dati ha stabilito che quando un'azienda extraeuropea ha uno stabilimento nei Paesi membri ma prende decisioni sul trattamento dei dati al di fuori dell'UE, il meccanismo dello "Sportello Unico" non si applica. Pertanto, le autorità nazionali possono intervenire direttamente per tutelare i diritti dei cittadini. Il Comitato ha chiarito con questa decisione che il “luogo di amministrazione centrale” di un titolare del trattamento nell’UE può essere considerato stabilimento principale solo se è lì che si prendono decisioni sulle finalità e sui mezzi del trattamento dei dati personali e se si ha il potere di far attuare tali decisioni.
    Autorità privacy Ue contro le imprese extra-UE: maggiore autonomia

  • No al riconoscimento facciale per il controllo delle presenze: il riconoscimento facciale per controllare le presenze sul posto di lavoro viola la privacy dei dipendenti, non sussistendo alcuna norma che consenta l’uso di dati biometrici, come prevede il GDPR, per svolgere una tale attività. Pertanto, il Garante privacy ha sanzionato cinque società che trattavano illecitamente dati biometrici
    Lavoro: no del Garante Privacy all’uso del riconoscimento facciale per controllo presenze

  • Il GDPR si applica anche a una Commissione d’inchiesta parlamentare: la Corte di Giustizia dell'Unione Europea, con la sentenza C33-22/2024, ha stabilito che una commissione d'inchiesta istituita dal Parlamento di uno Stato membro deve rispettare il GDPR, anche se l'inchiesta riguarda questioni di sicurezza nazionale. Se c’è una sola autorità privacy, a essa compete far rispettare il GDPR da parte degli organi dello Stato membro. Questo principio si basa sull'effetto diretto del GDPR e sul primato del diritto dell'Unione, il che implica che le disposizioni nazionali, anche di rango costituzionale, non possono opporsi al GDPR.
    Il GDPR si applica anche a una Commissione di inchiesta parlamentare

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

  • Approvato il Regolamento sull'Intelligenza Artificiale (AI Act): il Parlamento europeo ha approvato definitivamente il 13 marzo il Regolamento sulla Intelligenza Artificiale (AIA), la prima legislazione hard law al mondo che regolamenta l'IA. Fondato su un approccio regolatorio basato sul rischio, il regolamento classifica diversi sistemi di IA in base al livello di rischio e impone obblighi specifici ai datori di lavoro che utilizzano tali sistemi. Sebbene susciti critiche per i costi eccessivi e la burocratizzazione, l'AIA solleva importanti questioni sul futuro del lavoro e della società.
    Approvato il Regolamento sull'Intelligenza Artificiale (AI Act)
    Allegati al regolamento sulla Intelligenza Artificiale (AIA)

  • Autorità indipendente nazionale per l’IA: il Garante privacy ricorda che la recente approvazione dell’AI Act da parte del Parlamento europeo impone agli Stati membri alcune scelte essenziali sulle norme di adeguamento degli ordinamenti interni. L’incidenza dell’IA sui diritti suggerisce di attribuirne la competenza ad Autorità caratterizzate da requisiti d’indipendenza stringenti, come le Authority per la privacy. Il Garante per la protezione dei dati personali afferma dunque di possedere i requisiti di competenza e indipendenza necessari per attuare il Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale coerentemente con l’obiettivo di un livello elevato di tutela dei diritti fondamentali.
    Intelligenza artificiale: il Garante privacy scrive a Parlamento e Governo. Necessario individuare Autorità di vigilanza indipendenti e imparziali

  • Dipendenti pubblici e intelligenza artificiale: utilizzo e impatto: la ricerca evidenzia che la stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici italiani ha già utilizzato strumenti basati sull'IA e ne vede principalmente i benefici in termini di automatizzazione dei compiti ripetitivi, miglioramento della produttività e sviluppo delle competenze. Tuttavia, sorgono preoccupazioni riguardo alle sfide organizzative, etiche e sulla privacy legate all'implementazione dell'IA. Nonostante ciò, le preoccupazioni riguardo alla perdita del posto di lavoro o alla dequalificazione sono limitate.
    Dipendenti pubblici e intelligenza artificiale: utilizzo e impatto

RAPPORTO DI LAVORO 

  • Il part-time nella valutazione delle progressioni orizzontali: la Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 4313/2024, ha deciso che nei casi di part-time, la valutazione dell'anzianità di servizio per la progressione economica dei dipendenti non può essere ridotta in proporzione al regime orario ridotto, poiché dipende dalle circostanze specifiche di ciascun caso, come la natura del lavoro svolto e l'esperienza acquisita durante le ore effettive di lavoro.
    Il part-time nella valutazione delle progressioni orizzontali

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

  • Ddl Semplificazioni: in data 26/03/2024, il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del ministro Paolo Zangrillo, un disegno di legge che interviene in diversi settori. Tra le altre cose, il Ddl prevede una riduzione da 12 a 6 mesi dei termini entro cui l’amministrazione può provvedere all’annullamento, in autotutela, dei provvedimenti illegittimi.
    Zangrillo presenta Ddl Semplificazioni, regole più semplici per farmacie e scuola

  • Termine per la pubblicazione degli obiettivi di accessibilità: le PA devono comunicare ad AgID gli obiettivi di accessibilità per rendere i propri strumenti informatici accessibili e lo stato di attuazione del piano per l’utilizzo del telelavoro a tutti entro il 31 marzo di ogni anno, come stabilito dal Decreto legge n. 179/2012 e dalle Linee Guida sull’accessibilità. Questi obiettivi riguardano diversi ambiti, come siti web, app, intranet, documenti pubblicati online, servizi e formazione del personale. La comunicazione avviene tramite l'applicativo AGID Form, utilizzando lo SPID per l'accesso. È possibile salvare una bozza prima della pubblicazione definitiva e sono disponibili manuali e guide per assistere nel processo. 
    Termine per la pubblicazione degli obiettivi di accessibilità da parte delle PA entro il 31 marzo

  • Equiparazione dei titoli di studio superiore nei concorsi pubblici: il Tar Puglia ha stabilito, nella sentenza n. 211/2024, che nei pubblici concorsi in cui la laurea triennale è il requisito minimo richiesto, è illegittimo per l'amministrazione non valutare i titoli di studio superiori come la laurea vecchio ordinamento, laurea magistrale, laurea specialistica. Questo perché ciò comporterebbe un trattamento disparato tra candidati con percorsi formativi diversi e competenze acquisite in modo sostanzialmente diverso.
    Equiparazione dei titoli di studio superiore nei concorsi pubblici

  • Incompatibilità delle cariche politiche nelle commissioni di concorso: il Consiglio di Stato ha stabilito che l'incompatibilità dei titolari di cariche politiche a far parte delle commissioni di concorso deve essere considerata solo se la carica politica interferisce direttamente con l'imparzialità necessaria a garantire la parità tra i partecipanti al concorso. Questo significa che non sussiste incompatibilità se il membro della commissione non occupa una carica politica correlata all'amministrazione che indìce il concorso e alle sue competenze.
    Incompatibilità delle cariche politiche nelle commissioni di concorso

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