UNIVERSITÀ
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Sottoscritto il CCNL sui principali aspetti del trattamento economico del personale del comparto Istruzione e ricerca 2019-2021: il contratto collettivo permette di erogare l’anticipazione della parte economica che interessa anche i dipendenti dei settori Università ed enti di ricerca e prevede un incremento del trattamento tabellare e delle indennità fisse e ricorrenti per tutti i dipendenti del comparto, determinando un incremento medio lordo mensile per 13 mensilità pari a 98 euro.
Gli arretrati e i benefici saranno erogati entro fine anno, come da impegno del Governo.
Il negoziato sta proseguendo con riguardo al trattamento giuridico ed agli ulteriori aspetti del trattamento economico.
Sottoscritto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo ai principali aspetti del trattamento economico del personale del comparto Istruzione e ricerca – Triennio 2019-2021
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Posti letto per studenti universitari: nuovo avviso pubblico per l’accesso al cofinanziamento di interventi volti all’acquisizione della disponibilità di posti letto per studenti universitari ai sensi dell’art. 1, comma 4-ter, l. 14 novembre 2000, n. 338, che fissa al 28 dicembre la scadenza per le nuove manifestazioni d’interesse così da rispettare il target di fine 2022 fissato dal PNRR. Un secondo intervento, ben più incisivo, è previsto per l’inizio del 2023 e servirà a reperire altri 52.500 alloggi entro il 2026, in aggiunta ai 7.500 acquisiti nel 2022.
Decreto Ministeriale n. 1252 del 02-12-2022
Pronti i primi 6.500 alloggi universitari
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Rifinanziamento del fondo per le borse di studio: l’articolo 101 del disegno di legge di bilancio prevede il rifinanziamento del fondo integrativo statale per le borse di studio per un importo di 250 milioni per il 2024 e altrettanti per il 2025, al fine di assicurare la continuità delle borse di studio post Pnrr, che altrimenti avrebbero esaurito il loro effetto al termine dell’anno accademico 2023/2024.
Dalla manovra 500 milioni per stabilizzare le borse di studio -
Elezioni CUN 2023: sono state indette le elezioni finalizzate al rinnovo dei rappresentanti di 7 aree scientifico – disciplinari, di un professore di I fascia dell’area scientifico – disciplinare 06, di un ricercatore dell’area scientifico – disciplinare 01, di un ricercatore dell’area scientifico – disciplinare 08 e di 3 rappresentanti del personale tecnico e amministrativo delle università.
Ordinanza Ministeriale n. 1321 del 2-12-2022
RAPPORTO DI LAVORO
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Requisiti del mobbing lavorativo. La Cassazione individua i quattro requisiti che devono essere presenti congiuntamente per poter parlare di mobbing lavorativo:
1. una serie di comportamenti persecutori del datore di lavoro, di un suo preposto o di altri colleghi nei confronti di un lavoratore, perpetrati sistematicamente e reiteratamente, con intento vessatorio e indipendentemente dalla liceità dei comportamenti considerati singolarmente;
2. una lesione della salute, della personalità o della dignità del lavoratore;
3. pregiudizio all'integrità psico-fisica o alla dignità causalmente correlato ai comportamenti persecutori;
4. intento persecutorio che lega e accomuna tutti i comportamenti lesivi.
Se il datore di lavoro è una pubblica amministrazione opera l'articolo 97 della Costituzione, che impone alla parte datoriale di intervenire per assicurare l'efficienza, la legittimità e la trasparenza dell'azione amministrativa.
Quattro requisiti per il mobbing lavorativo
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Ulteriori poteri investigativi agli Ispettori del Lavoro: la nota n. 474/2022 dell’Ispettorato del Lavoro prevede una delega dalle Procure della Repubblica agli ispettori del lavoro per le indagini in caso di lesioni personali da mobbing, molestie, violenze e minacce nel contesto lavorativo, aborto colposo per causa di lavoro, incendio, crollo di costruzioni. Tale intesa tra INL e Procure della Repubblica ha lo scopo di assicurare l'omogeneità, l'efficienza e la coerenza dell'azione ispettiva su tutto il territorio nazionale.
Gli ispettori del lavoro potranno indagare su molestie, lesioni e legge 231
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Proselitismo sindacale: l'utilizzo della posta aziendale da parte delle associazioni sindacali per una sorta di "volantinaggio elettronico", in assenza di un diverso canale dedicato, deve considerarsi legittimo. Non possono dunque essere sottoposti a sanzione disciplinare i rappresentanti dei lavoratori che vi abbiano fatto ricorso.
La Cassazione si è espressa circa l’utilizzo dell’email personale aziendale per il c.d. volantinaggio elettronico e, in generale, per la comunicazione sindacale. Richiamando l'articolo 25 dello statuto dei lavoratori, in merito alla casella postale aziendale osserva, da un lato, che l'evoluzione delle modalità di comunicazione «deve far ritenere comprese nella nozione di “spazi” deputati alle comunicazioni sindacali lo strumento della posta elettronica»; dall’altro, che questa evoluzione nelle comunicazioni telematiche e la loro maggior efficacia va considerata come un aggiornamento necessario della modalità di trasmissione delle notizie rispetto agli strumenti comunicativi esistenti all'epoca dell'emanazione della norma.
Legittimo usare l’email personale aziendale per comunicazioni sindacali
Proselitismo sindacale, sì all'utilizzo della e-mail aziendale
Corte di Cassazione - sentenza n. 35644/2022 -
Possibile il doppio riscatto del corso di laurea: l’Inps precisa che, in generale, non danno possibilità di riscatto i periodi già coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto che sia presso il fondo cui è diretta la domanda stessa e anche in una serie di altri regimi previdenziali: fondo pensioni lavoratori dipendenti e gestioni speciali del fondo stesso per i lavoratori autonomi, fondi sostitutivi ed esclusivi dell'assicurazione generale obbligatoria, gestione separata. I periodi relativi a corsi legali di studio universitari già oggetto di valutazione presso le Casse di previdenza privatizzate non richiamati dall'articolo 2, commi 1 e 2, del decreto legislativo 184/1997 possono comunque essere ammessi a riscatto nell'ambito delle forme di previdenza gestite dall'Inps, sempre che siano perfezionati gli ulteriori requisiti di legge.
Possibile il doppio riscatto del corso di laurea -
PA e procedimento disciplinare: l'amministrazione pubblica può valutare autonomamente gli atti del processo penale e ritenere che essi forniscano, senza bisogno di ulteriori acquisizioni e indagini, sufficienti elementi per la contestazione di illeciti disciplinari al dipendente.
Procedimento disciplinare, Pa libera di avvalersi degli atti del procedimento penale
Cass. civ., Sez. lavoro, Sent., (data ud. 21/09/2022) 17/11/2022, n. 33979
APPALTI E ANTICORRUZIONE
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Piano nazionale anticorruzione: il nuovo PNA, che avrà validità per il prossimo triennio, è finalizzato a rafforzare l’integrità pubblica e la programmazione di efficaci presidi di prevenzione della corruzione nelle pubbliche amministrazioni, puntando nello stesso tempo a semplificare e velocizzazione le procedure amministrative.
Piano Nazionale Anticorruzione valido per il prossimo triennio -
Relazione annuale RPCT: i Responsabili della Prevenzione della corruzione e della trasparenza delle pubbliche amministrazioni e delle società in controllo pubblico hanno tempo fino al 15 gennaio 2023 per elaborare e pubblicare la Relazione annuale degli Rpct. L'Autorità Nazionale Anticorruzione, ha differito di un mese il termine per consentire agli Rpct di svolgere adeguatamente le attività connesse alla predisposizione della “Sezione anticorruzione e trasparenza” del PIAO o dei Piani triennali di prevenzione della corruzione e della trasparenza (Ptpct). Unitamente al Comunicato del Presidente è pubblicata la scheda per la redazione della relazione ed una nota di istruzioni.
Anticorruzione: differito al 15 gennaio il termine per la Relazione annuale degli Rpct
Comunicato del Presidente -
Gare e interesse ad impugnare: l'operatore che vuole contestare l'aggiudicazione di un suo concorrente deve portare in giudizio elementi che attestino irregolarità di tutti gli operatori che lo precedono nella graduatoria finale stilata dalla commissione aggiudicatrice (salvo che non intenda dimostrare l'invalidità dell'intera procedura). Se anche una sola delle imprese che precedono in graduatoria risulta regolare, cade l'interesse del ricorrente.
Gare, l'impresa può impugnare l'aggiudicazione solo se dimostra l'irregolarità di tutti quelli che precedono in graduatoria
TAR Sicilia - sentenza n. 2878/2022
PRIVACY
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Rapporto tra il cosiddetto “accesso difensivo” e la tutela della riservatezza: deve trattarsi di interesse ostensivo diretto, concreto ed attuale alla cura in giudizio di determinate fattispecie; deve sussistere un certo “collegamento” tra atti richiesti e difese da apprestare; la richiesta ostensiva deve essere adeguatamente e diffusamente motivata dalla parte istante; con esclusione, dunque, di generici riferimenti “a non meglio precisate esigenze probatorie e difensive, siano esse riferite a un processo già pendente oppure ancora instaurando”. Quanto al rapporto tra “accesso difensivo” e tutela della riservatezza, va rammentato in via preliminare che occorre distinguere tra: riservatezza “semplice” in ordine alla quale l’interesse difensivo è ritenuto tendenzialmente prevalente; riservatezza “rafforzata”, nell’ambito della quale vanno annoverati dati “sensibili” (es. origini razziali e convinzioni politiche e religiose nonché eventuali vicende giudiziarie) e dati “supersensibili” (es. salute e orientamento sessuale), rispetto ai quali l’interesse difensivo deve di volta in volta essere bilanciato secondo criteri di necessarietà, indispensabilità e parità di rango.
Rapporto tra il c.d. accesso agli atti “difensivo” e la tutela della privacy
Consiglio di Stato, sez. IV, 22 novembre 2022, n. 10277
ACCESSO AGLI ATTI
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Ammissibile l’accesso civico generalizzato alla valutazione di un dipendente pubblico: per il Consiglio di Stato gli atti di valutazione di un professore universitario per il passaggio da un settore scientifico-disciplinare ad un altro sono ostensibili mediante accesso civico generalizzato, anche se contengono giudizi sull’attività e sulle attitudini professionali dello stesso, dal momento che riguardano elementi indicativi della qualità di un’attività di pubblico servizio, la cui conoscenza assume rilevanza generale per la collettività. Il diritto alla riservatezza, infatti, tutela la sfera individuale più intima della persona, ma non al punto da precludere la conoscenza degli elementi indicativi della qualità di un’attività di pubblico servizio.
Consiglio di Stato, sent. n. 10123/2022 -
Istanze di accesso documentale presentate dall’appaltatore: l’appaltatore ha diritto di accedere agli atti di esecuzione del contratto, anche se, per ipotesi, tali documenti siano già stati trasmessi in passato all'istante. Inoltre, ha diritto di accedere alle note e comunicazioni interne della stazione appaltante riguardanti il rigetto delle sue “riserve” e/o la mancata attivazione dell’accordo bonario, trattandosi di documenti non rientranti nella fattispecie di esclusione di cui all'art. 53, comma 5, lett. c), d.lgs. 50/2016.
TAR Campobasso, sent. n. 425/2022
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
- Online la newsletter PArliamo di dicembre. PArliamo - dicembre 2022