PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
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TAR Lazio sul whistleblowing: l’applicabilità dell’art. 54-bis, D.Lgs. n. 165/2001, sul regime di tutela dei dipendenti pubblici che segnalano illeciti (c.d. whistleblowers), non richiede che la segnalazione delle condotte illecite venga effettuata nell’interesse della sola amministrazione e le tutele previste avverso gli atti ritorsivi ivi previste si applicano anche quando l’interesse all’integrità della p.a. coincide o si accompagna con l’interesse privato del segnalante.
Whistleblower tutelati anche per le segnalazioni fatte nel proprio personale interesse
TAR Lazio, sentenza n. 236/2023 -
Paper di Confindustria sulle nuove norme relative al whistleblowing: Confindustria ha inviato al Parlamento un paper in cui segnala le criticità dello schema di decreto legislativo che recepisce l’ultima direttiva europea sul whistleblowing, su cui il 25 gennaio 2023 la commissione Giustizia della Camera darà il proprio parere.
Secondo la relazione, le segnalazioni riguardanti le violazioni del modello 231 dovrebbero essere veicolate solo attraverso il canale interno e non si dovrebbe ricorrere alla segnalazione esterna se quella interna si è conclusa con un provvedimento finale negativo. Un altro suggerimento è quello di «“limitare” ai mass-media i canali di divulgazione pubblica», al fine di evitare la diffusione su canali non adeguatamente controllati. Andrebbero poi approntate sanzioni efficaci per dissuadere il segnalante dall’effettuare segnalazioni false o infondate. Infine, lo schema non considera la necessità di tutelare adeguatamente anche la persona oggetto della segnalazione o interessata dalla stessa.
Confindustria: da rivedere norme su whistleblowing -
Danno erariale: il pregiudizio erariale per lo svolgimento di attività economiche e/o professionali che risultano incompatibili con l'attività lavorativa di pubblico impiego, ancorché non autorizzate deve essere sempre provato dalla Pa. Con riferimento a tale ipotesi, l'articolo 63 del Dpr 3/57 prevede una previa diffida del datore di lavoro volta a far cessare l'incompatibilità e, solo in caso di inottemperanza alla diffida, la decadenza dell'impiego. Di conseguenza, in tale lasso di tempo, per far valere la responsabilità deve risultare che l'impiegato non ha regolarmente assolto agli obblighi derivanti dal contratto di lavoro.
Il danno erariale per violazione dell'obbligo di esclusività non può essere desunto dagli incarichi extra non autorizzati
Corte dei Conti - Campania - sentenza n. 3/2023 -
Nuovo corso di AgID e Formez PA sulla gestione documentale: il percorso formativo, in partenza il 30 gennaio, illustrerà i concetti fondamentali e i meccanismi operativi che compongono un efficace sistema di gestione documentale nei suoi aspetti archivistici, normativi, tecnologici ed organizzativi.
l corso, che durerà complessivamente 10 ore, si svolgerà interamente online.
Formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici: nuovo corso in partenza -
Inutilizzabilità nel processo amministrativo della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà: il Consiglio di Stato, nella sentenza n. 343/2023, ha affermato che la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà non costituisce di per sé prova idonea dell'assunto della parte in giudizio, esaurendo i suoi effetti nell'ambito dei rapporti con la Pubblica amministrazione e nei relativi procedimenti amministrativi. Resta fermo che il giudice, in presenza della produzione della suddetta dichiarazione, deve adeguatamente valutare il comportamento in concreto assunto dalla parte nei cui confronti la stessa viene fatta valere, con riferimento alla verifica della contestazione e, nell'ipotesi affermativa, al grado di specificità di quest'ultima, strettamente correlato e proporzionato al livello di peculiarità del contenuto della dichiarazione sostitutiva.
La dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà non è utilizzabile nel processo amministrativo
ANTICORRUZIONE
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Termine per il Ptpct fissato al 31 marzo: il termine per enti e P.A. per la predisposizione del Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2023-2025 slitta al 31 marzo 2023, come stabilito dal Comunicato del Presidente dell’ANAC emanato il 24 gennaio 2023.
Si ritiene che le amministrazioni e gli altri soggetti tenuti ai sensi della legge 190/2012 non possano essere censurati per il ritardo nell’adozione del Ptpct e della sezione anticorruzione e trasparenza del Piao qualora, anche prima dell’approvazione dell’emendamento al decreto Milleproroghe che fissa il termine al 31 marzo, facciano affidamento su questa data per l’adozione del Ptpct e del Piao. L’ANAC terrà pertanto conto di tale ultimo termine ai fini della propria attività di vigilanza.
E’ il 31 marzo 2023 il termine per predisporre il Piano triennale di prevenzione della corruzione
PRIVACY
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Il diritto all’accesso dell’interessato: la Corte giunge a rilevare che l'esercizio del diritto di accesso è finalizzato a consentire che l'interessato possa verificare non solo che i dati che lo riguardano siano corretti, ma anche che siano trattati in modo lecito. Pertanto, al fine di garantire l'effetto utile di tutti i diritti menzionati, l'interessato deve disporre, in particolare, di un diritto di essere informato riguardo all'identità dei destinatari concreti a cui sono stati forniti i suoi dati, nel caso in cui i suoi dati personali siano già stati comunicati.
Data protection: il diritto di accesso dell'interessato come strumento per l'autodeterminazione e il controllo sui dati personali
CGUE - sentenza n. 154/2021 -
Parere favorevole del Garante sulla direttiva europea sul whistleblowing: il Garante privacy ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto legislativo che dà attuazione alla direttiva europea c.d. whistleblowing, che fa confluire in un unico testo la disciplina relativa alla tutela delle persone che segnalano violazioni di norme, tra le quali quelle in materia di protezione dati, di cui siano venute a conoscenza in ambito lavorativo, sia pubblico che privato.
Il canale di segnalazione deve garantire la riservatezza assoluta del segnalante, delle persone coinvolte e del contenuto della segnalazione stessa (anche mediante il ricorso alla crittografia), e le segnalazioni possono essere effettuate in forma scritta, anche con modalità informatiche, in forma orale, per telefono, attraverso sistemi di messaggistica vocale, oppure mediante un incontro diretto.
Le informazioni sulle modalità per effettuare il whistleblowing devono essere pubblicate nel sito internet del datore di lavoro in modo chiaro, visibile e accessibile. Si potrà inoltre effettuare la segnalazione su di un canale esterno attivato presso l’ANAC in caso di assenza o inefficacia dei canali di segnalazione interna, di timore di ritorsione o pericolo per l’interesse pubblico. Le segnalazioni possono essere conservate solo per il tempo necessario alla loro definizione e comunque per non più di cinque anni a decorrere dalla data di comunicazione dell’esito finale.
Whistleblowing: sì del Garante privacy al recepimento della direttiva Ue
Parere su uno schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione (cd. direttiva whistleblowing)
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Indicazioni del Garante sul Decreto trasparenza: il Garante privacy ha fornito le prime indicazioni relative al decreto trasparenza nella comunicazione inviata al Ministero del Lavoro e all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, pronunciandosi nella direzione di maggiori controlli e rigorose garanzie per l’utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzato nel rapporto di lavoro, pubblico e privato. Ha poi precisato che l’introduzione delle nuove garanzie non modifica le tutele già previste dal Regolamento UE per la protezione dei dati personali e dallo Statuto dei lavoratori e che l’impiego di strumenti di machine learning, di rating e ranking pone criticità in termini di proporzionalità e rischia di porsi in contrasto con i principi di protezione dei dati e con le norme nazionali di settore a tutela della libertà, della dignità e della sfera privata del lavoratore.
Decreto trasparenza e lavoro: le prime indicazioni del Garante
Questioni interpretative e applicative in materia di protezione dei dati connesse all’entrata in vigore del d. lgs. 27 giugno 2022, n. 104 in materia di condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili (c.d. “Decreto trasparenza”)
UNIVERSITÀ
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Ricercatori espatriati di ritorno in Italia: 312 giovani ricercatori hanno fatto ritorno in Italia, ai fini del raggiungimento di uno dei target 2022 del Pnrr, rappresentando una prima inversione di tendenza rispetto alla consueta fuga di cervelli. Gli scienziati di ritorno provengono da esperienze diverse e l’ateneo maggiormente attrattivo è l’Università degli studi di Padova.
Prove di «controesodo» per i ricercatori grazie ai fondi del Pnrr -
Borse di studio 2022: pubblicato il Decreto Dirigenziale n. 25720 del 13/12/2023 relativo all’Impegno e pagamento del saldo del fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio - Anno 2022.
Decreto Dirigenziale n. 25720 del 13-12-2022
RAPPORTO DI LAVORO
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Il danno erariale per violazione dell'obbligo di esclusività non può essere desunto dagli incarichi extra non autorizzati: nel caso di svolgimento di attività economiche e/o professionali incompatibili con l'attività lavorativa di pubblico impiego, anche se non autorizzate, il danno erariale deve essere sempre provato dalla P.A., dimostrando che l'impiegato non ha regolarmente assolto agli obblighi derivanti dal contratto di lavoro. In questo senso si è espressa la Corte dei conti, sezione giurisprudenziale della Campania, con la sentenza 3/2023, relativa ad un docente universitario che ha violato lo status giuridico di professore in regime di tempo pieno e di esclusività presso atenei pubblici.
Il danno erariale per violazione dell'obbligo di esclusività non può essere desunto dagli incarichi extra non autorizzati
Corte dei conti, sezione giurisprudenziale della Campania, sentenza 3/2023 -
Istruzioni dell’INPS sull’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore: l’articolo 1, comma 281, della legge di bilancio proroga e aumenta, per l’anno 2023, l’esonero di cui all’articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234. L’INPS fornisce istruzioni operative e contabili.
Circolare INPS n° 7 del 24-01-2023 -
Servizi proattivi dell’INPS: l’Inps annuncia l’introduzione di una nuova funzionalità che consentirà di erogare i servizi in modalità proattiva; nel caso di un evento dal quale deriva il diritto ad una prestazione, l’Inps potrà comunicare all’interessato la possibilità di presentare domanda. Allo stesso modo, se un utente percepisce una prestazione, l’Istituto lo indirizzerà ai servizi complementari e lo avvertirà della scadenza di termini in modo da consentirgli di effettuare in tempo gli adempimenti a suo carico. Le segnalazioni saranno inviate tramite e-mail, SMS, notifica sull'APP IO e un avviso nell'area riservata MyINPS. Per usufruire del servizio si dovrà farne richiesta nella propria area riservata.
Comunicato stampa INPS del 24-01-2023 -
Indennità di preavviso del licenziamento esclusa dal calcolo del Tfr: la Corte di Cassazione, con la sentenza 1581/2023, ha chiarito che l’indennità sostitutiva del preavviso di licenziamento non rientra nella base di computo del Tfr. Nonostante l’articolo 2120 c.c. stabilisca che, salvo diversa previsione dei contratti collettivi, la retribuzione da assumere per il calcolo del Tfr comprende tutte le somme corrisposte a titolo non occasionale in dipendenza del rapporto di lavoro, il periodo di mancato preavviso deve essere escluso dal computo delle mensilità aggiuntive, delle ferie e del Tfr in quanto riferito a un arco di tempo non lavorato, successivo alla già intervenuta cessazione del rapporto di lavoro, avendo il preavviso efficacia “obbligatoria” e non “reale”.
Indennità di preavviso del licenziamento esclusa dal calcolo del Tfr -
Il padre può chiedere i permessi per l’allattamento anche se la madre è casalinga: l'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, con sentenza n. 17/2022, ha interpretato l'espressione «nel caso in cui la madre non sia lavoratrice dipendente» - utilizzata dall'articolo 40, comma 1, lettera c) del d.lgs 151/2001 - sostenendo la possibilità per il padre, lavoratore dipendente, del minore di 1 anno di usufruire dei riposi giornalieri anche se la madre svolge attività lavorativa in ambito familiare, senza che sia necessario che la stessa sia impegnata in attività che la distolgono dalla cura del neonato, ovvero sia affetta da infermità.
«Sì» all'utilizzo dei riposi per allattamento al padre lavoratore anche se la madre è casalinga
APPALTI
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Danno derivante da lesione dell’affidamento. La Cassazione sulla giurisdizione del G.A. La Cassazione risponde al quesito valorizzando l'oggetto della domanda, vale a dire il risarcimento del danno derivante da comportamenti inquadrabili nell'ambito della responsabilità pre-contrattuale della contraente privata e dalla mancata stipula del contratto con il soggetto originariamente individuato come vincitore della gara pubblica. Qualificata la domanda come risarcitoria, la Suprema Corte osserva che la stessa vada contestualizzata in un ambito pienamente contrattuale ed afferma la giurisdizione del giudice ordinario.
Risarcimento del danno derivante da lesione dell'affidamento: la giurisdizione è del Giudice ordinario
Cassazione SS. UU. Civili n. 111 del 4 gennaio 2023 -
Potere della PA di non aggiudicare: nei casi in cui sia stato accertato in via giudiziale il diritto di un concorrente all'affidamento dell'appalto e al subentro nel contratto, deve ritenersi preclusa all'amministrazione la possibilità di esercitare il potere di non procedere all'aggiudicazione previsto dall'art. 95, comma 12, del codice dei contratti pubblici nelle ipotesi in cui «nessuna offerta risulti conveniente o idonea in relazione all'oggetto del contratto».
Gare, il potere della Pa di non aggiudicare non vale se lo scopo è evitare l'effetto di un ricorso
Consiglio di Stato - sentenza n. 384/2023 -
Il Consiglio di Stato si pronuncia sui raggruppamenti: va disapplicato l'art. 83, comma 8, del codice dei contratti pubblici laddove dispone che la mandataria di imprese raggruppate è tenuta ad eseguire le prestazioni in misura maggioritaria rispetto alle altre imprese. Lo impone la sentenza della CGUE del 28 aprile 2022 (C-642/20, Caruter s.r.l.) che ha stabilito che l'articolo 63 della direttiva 2014/24/Ue sugli appalti pubblici "deve essere interpretato nel senso che esso osta ad una normativa nazionale secondo la quale l'impresa mandataria di un raggruppamento di operatori economici partecipante a una procedura di aggiudicazione di un appalto pubblico deve possedere i requisiti previsti nel bando di gara ed eseguire le prestazioni di tale appalto in misura maggioritaria". In questi termini, il Consiglio di Stato ha archiviato l'orientamento secondo cui l'art. 83, comma 8, del Codice presidia "la corretta esecuzione dell'appalto".
Raggruppamenti, Palazzo Spada ribadisce: sui requisiti della capofila prevale l'orientamento Ue
Consiglio di Stato - sentenza n. 11596/2022 -
Illegittimo inserire nel bando un limite temporale alle esperienze pregresse: l’Anac, in una Nota a firma del presidente approvata dal Consiglio nell’adunanza del 17 gennaio 2023, ha stabilito che tra i criteri di valutazione dell’offerta tecnica è illegittimo inserire un limite temporale alle esperienze pregresse utili a dimostrare la capacità del concorrente di realizzare la prestazione oggetto dell’appalto. Le esperienze pregresse devono essere riferite all’intera vita professionale, e non a un periodo circoscritto, nel rispetto del principio della massima concorrenza.
Opere pubbliche, il concorrente deve poter dimostrare la propria capacità di realizzare l’appalto - Ristrutturazione di edifici storici che abbiano utilizzi funzionali: con la delibera n. 26 dell’11 gennaio 2023, Anac ha precisato che, nel caso di ristrutturazione di edifici sottoposti a vincolo storico-artistico, prima della funzionalità di destinazione (scuola, ospedale, museo) va considerata la tutela del bene, che è prioritaria rispetto all’utilizzo funzionale. L’affidamento ed esecuzione di servizi di ingegneria e architettura in tali casi richiedono il rispetto della normativa speciale posta dal Codice dei bene culturali e del paesaggio, e delle disposizioni speciali previste dal Codice degli Appalti. Scuole e ospedali in edifici storici, la ristrutturazione privilegi il bene culturale sull’utilizzo funzionale