UNIVERSITÀ
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Presidio per il benessere psicologico degli studenti: il Ministro dell’Università e della Ricerca ha deciso di dar vita ad un presidio per il benessere psicologico degli studenti, con un provvedimento da concordare con le Università e i luoghi dell’Alta formazione che già non vi abbiano provveduto. Il servizio consisterà in attività di consulenza e mentoring per migliorare la qualità della vita degli studenti.
Bernini (MUR): subito presidio mentoring e counseling in Università, Accademie e Conservatori -
Atto di indirizzo politico-istituzionale per il 2023: il Ministro dell’Università e della Ricerca ha firmato l’Atto di indirizzo politico-istituzionale per il 2023. L’ obiettivo è quello di portare l’università e la ricerca al centro del futuro dell’Italia, attraverso sei priorità politico-istituzionali: implementazione delle attività di realizzazione dei progetti PNRR; potenziamento dell’offerta formativa; allargamento della comunità di ricerca; Programma nazionale per la ricerca 2021-2027 e Programmi strategici nazionali; internazionalizzazione; consolidamento dell’organizzazione del Ministero e sviluppo delle attività di “Policy communication”.
Atto di indirizzo MUR per l’anno 2023
Bernini: le sei priorità del Ministero dell’Università e della Ricerca per il 2023 -
Tavolo tecnico interministeriale per ricognizione dei finanziamenti per la ricerca: l'obiettivo del Tavolo tecnico per la ricognizione delle risorse destinate alla ricerca, nato in collaborazione con il ministero dell'Economia, il ministero delle Imprese e del Made in Italy e il ministero della Salute è effettuare una ricognizione complessiva dei finanziamenti nazionali e locali in materia di ricerca pubblica, per analizzare la qualità degli stanziamenti e aprire la strada all'introduzione di nuove policy.
Ricerca: al via al Mur il tavolo tecnico interministeriale per ricognizione dei finanziamenti
RAPPORTO DI LAVORO
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Sanzioni disciplinari al ricercatore universitario per assenza di pubblicazioni scientifiche: l’attività di ricerca dei ricercatori universitari ha rilevanza giuridica non solo ai fini della loro valutazione personale/professionale ma anche, più in generale, per il prestigio e l’autorevolezza dell’Ateneo di appartenenza; pertanto, l’assenza di pubblicazioni scientifiche perdurante per un lasso di tempo significativo esprime un’attività professionale discontinua, fonte anche di responsabilità disciplinare per il ricercatore.
Dunque, seguendo il (nuovo) ragionamento del Consiglio di Stato, la ricerca scientifica non esiste, o meglio, non ha rilievo giuridico tangibile a fini prestazionali se non giunge a un “prodotto della ricerca”, consistente in una pubblicazione scientifica o altro genere di risultato (es. brevetto, opera dell’ingegno, convegno etc.). Può riconoscersi, ancorché si tratti di una sentenza non espressiva di un orientamento consolidato né univoco, la necessità generale che l’attività di ricerca pubblica non sia scevra da strumenti di misurazione e da indicatori di risultato.
Nessuna pubblicazione scientifica? Il ricercatore è sanzionabile sul piano disciplinare dall’Ateneo
Consiglio di Stato, sentenza del 18 gennaio 2023, n. 629 -
Proroga dello smart-working per i fragili fino al 30 giugno: iI Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Governo hanno previsto la proroga dello smart-working fino al 30 giugno 2023 per i lavoratori fragili, tanto del settore pubblico che di quello privato, inserendo un emendamento al Decreto Milleproroghe approvato stamattina all'unanimità.
Proroga smart working per i fragili, il Governo mantiene gli impegni -
Chiarimenti sul Fondo nazionale pensione complementare Perseo-Sirio: l’accordo che disciplina l’adesione al Fondo Perseo-Sirio si applica al personale assunto dopo il 1° gennaio 2019 nelle amministrazioni pubbliche destinatarie del Fondo, a cui possono aderire anche i lavoratori delle università. L’ARAN ha predisposto un’informativa, alcune slides e delle FAQ per supportare le amministrazioni.
FAQ ed altro materiale utile per l'applicazione dell'accordo del 16/9/2021 sulla “Regolamentazione inerente alle modalità di espressione della volontà di adesione al Fondo nazionale pensione complementare Perseo-Sirio, anche mediante forme di silenzio-assenso
Orientamenti applicativi dell’ARAN: CQTF13 - CQTF14 - CQTF15 -
Ogni PA decide sul buono pasto nei giorni di smart working: il Tribunale di Roma (sentenza 725/2023) ha escluso che i dipendenti pubblici abbiano diritto all'erogazione del buono pasto nelle giornate svolte in smart working e ha precisato che al riguardo decide la singola PA.
Sul buono pasto durante lo smart working decide la singola amministrazione pubblica -
Neutralità del datore di lavoro nei conflitti sindacali interni: la Corte di cassazione, con la sentenza n. 2520/2023, ha affermato che il datore di lavoro è tenuto ad assumere un atteggiamento neutrale riguardo ai comportamenti dei propri dipendenti ascrivibili a conflitti tra organizzazioni sindacali. Il potere disciplinare, infatti, non può esplicarsi in relazione a comportamenti estranei al rapporto di lavoro ed attinenti all'esercizio del diritto alla libertà sindacale.
È precluso l’esercizio del potere disciplinare per i conflitti sindacali interni
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Segni di riconoscimento e principio dell'anonimato nei concorsi: il candidato che sul proprio elaborato menziona l'orario di inizio e di fine della prova viola il principio dell'anonimato e, pertanto, deve essere legittimamente escluso dalla procedura. Questa anomalia, infatti potrebbe in astratto costituire un segno/elemento di identificazione, trattandosi di un carattere oggettivamente ed incontestabilmente anomalo rispetto alle ordinarie modalità di estrinsecazione del pensiero e di elaborazione dello stesso in forma scritta. In passato è stato affermato che gli elementi da cui eventualmente evincere la violazione della regola dell'anonimato sono l'idoneità del segno di riconoscimento ed il suo utilizzo intenzionale.
Modello 770, reclutamento nella Pa e concorsi
Tar Sicilia-Catania, sentenza 30 gennaio 2023, n. 283
PRIVACY
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Diritto alla deindicizzazione se si dimostra la falsità della deindicizzazione: con la sentenza Google LLC dell’8 dicembre 2022 (C 460/20), la Corte di Giustizia UE ha affermato che il gestore di un motore di ricerca in internet deve soddisfare la domanda di deindicizzazione (che si traduce in un’istanza di diritto all’oblio), se il richiedente dimostra il carattere manifestamente inesatto delle informazioni incluse nel contenuto indicizzato. Tuttavia, è sempre necessario un bilanciamento dei diritti e il diritto alla libertà d’espressione e di informazione non può essere preso in considerazione quando almeno una parte delle informazioni incluse nel contenuto indicizzato si rivela inesatta. La CGUE pone in capo ai gestori dei motori di ricerca, in qualità di titolari del trattamento, il compito di garantire in concreto l’esercizio del diritto all’oblio in rete.
Diritto all’oblio: sì alla deindicizzazione se si dimostra che le informazioni sono false
APPALTI
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Indagine RUP 2023: tutti i Responsabili unici del procedimento (Rup) sono invitati a rispondere alla “Indagine RUP 2023” per dare suggerimenti e proposte da parte sulla gestione degli appalti e delle concessioni di lavori pubblici e all’attuazione degli interventi. I risultati confluiranno in un rapporto di ricerca e contribuiranno alla definizione dei percorsi formativi.
Gestione degli appalti, cosa non funziona. Al via l’indagine RUP 2023 -
Legittima la nomina della commissione dopo la verifica della documentazione amministrativa: il Tar Puglia, Lecce, con sentenza n. 112/2023, afferma che la commissione di gara può essere nominata anche dopo la verifica della documentazione amministrativa - quindi in un momento in cui gli operatori partecipanti alla competizione erano già noti -, ma comunque prima dell'esame delle offerte tecniche/economiche; infatti, anche la dichiarazione di assenza di incompatibilità che devono redigere i commissari implica la conoscenza degli operatori partecipanti alla competizione.
Gare, legittima la nomina della commissione dopo la verifica della documentazione amministrativa
Tar Lecce, sentenza n. 112/2023 -
Il concorrente può essere iscritto alla Ccia per un’attività simile, e non necessariamente identica, all’appalto: il Consiglio di Stato, con la sentenza 529/2023, ha statuito che non si debba escludere dalla gara il concorrente che dimostri di operare nel settore economico dell'appalto e di possedere gli altri requisiti di selezione, anche se non iscritto al registro della Camera di commercio per una attività coincidente con l'oggetto del contratto. Le attività indicate nell'iscrizione alla Camera di Commercio e quelle da affidare tramite la procedura richiede devono essere compatibili in senso lato.
Gare, ok al concorrente iscritto alla Ccia per un'attività simile ma non coincidente all'appalto
Consiglio di Stato, sentenza 529/2023 -
Modalità di indicazione nel bando della quantità di fornitura richiesta: l’Anac, nel parere di precontenzioso n. 33 del 25 gennaio 2023, ha stabilito che per permettere alle imprese di formulare offerte consapevoli occorre che la stazione appaltante fornisca almeno una stima presunta delle quantità di fornitura richieste, dal momento che l’indicazione della sola percentuale sul totale di ciascuna delle categorie di beni richiesti non soddisfa né il principio di trasparenza amministrativa né quello della buona fede nella formazione del contratto. Secondo la giurisprudenza della Corte di Giustizia UE, infatti, il bando di gara deve indicare la quantità e/o il valore stimato, nonché una quantità e/o un valore massimo dei prodotti da fornire in forza di un accordo quadro.
Nelle gare va indicata la quantità di fornitura richiesta e non soltanto la percentuale - Errore materiale nell’offerta di gara: il Consiglio di Stato, nella sentenza 1034/2023, fa chiarezza sulle diverse ipotesi di errore materiale nell’offerta di gara e sulle relative conseguenze. Gare pubbliche ed errore materiale nell’offerta, quali le conseguenze?
Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 30 gennaio 2023, n. 1034