Notizie di interesse al 10.11.2023

Notizie di interesse al 10.11.2023

di Martina Bonazzoli -
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RAPPORTO DI LAVORO

  • Ddl Lavoro alla Camera, norme antiabusi per le dimissioni: in caso di assenza ingiustificata protratta oltre il termine previsto dal contratto collettivo applicato al rapporto di lavoro o, in mancanza di previsione contrattuale superiore a cinque giorni, il rapporto si intende risolto per volontà del lavoratore. È una delle novità contenute nel Ddl del ministero del Lavoro, licenziato il 1° maggio dal consiglio dei ministri che dopo un lungo standby inizia l’iter di approvazione alla Camera, che interviene su molteplici aspetti del rapporto di lavoro.
    Ddl Lavoro alla Camera, norme antiabusi per le dimissioni

  • La malattia legittima il pagamento delle ferie non godute: al dipendente pubblico va riconosciuto il diritto alla retribuzione delle ferie non usufruite che avrebbe potuto legittimamente fruire se non fosse intervenuta la malattia protrattasi senza soluzione di continuità fino alla cessazione del rapporto di lavoro, vale a dire un evento di fatto a lui non imputabile che ha reso impossibile la fruizione delle ferie già maturate e di quelle che andavano maturando man mano che perdurava lo stato di malattia. È quanto viene affermato dal Consiglio di Stato.
    La malattia legittima il pagamento delle ferie non godute
    Sentenza n. 9417/2023 Consiglio di Stato

  • Visite fiscali, illegittime le differenze delle fasce orarie di reperibilità tra dipendenti pubblici e privati: il mantenimento delle fasce orarie differenziate, con una durata complessiva, per il settore pubblico, quasi doppia rispetto a quella del settore privato (7 ore a fronte di 4 nell’arco di una giornata) costituisce una ingiustificata disparità di trattamento, considerato che un evento come la malattia non può essere trattato diversamente a seconda del rapporto di lavoro intrattenuto dal personale che ne viene colpito. È quanto viene affermato dal tribunale amministrativo del Lazio con la sentenza n. 16305/2023 che boccia così una delle riforme approvate dall’allora ministro Madia.
    Visite fiscali, illegittime le differenze delle fasce orarie di reperibilità tra dipendenti pubblici e privati
    Sentenza n. 16305/2023 Tar Lazio

  • Manovra, congedo parentale al 60% anche nel pubblico impiego: un mese di congedo parentale retribuito al 60% in luogo del 30% se goduto entro i 6 anni di vita del bambino e in via alternativa tra i genitori. Questo è il risultato della modifica al testo unico della maternità e della paternità a opera dell’articolo 36 della legge di bilancio nel testo bollinato che spinge di nuovo sulla genitorialità rendendo più appetibile un mese di congedo parentale. Peraltro, per il solo anno 2024, questo mese verrà retribuito con una indennità pari all’80% invece che al 60%. Dal 2025 si torna al 60 per cento.
    Manovra, congedo parentale al 60% anche nel pubblico impiego

  • Congedo di maternità in caso di affidamento di minore: è possibile riconoscere un massimo di 3 mesi di congedo di maternità e non di 5 mesi ai genitori in caso di collocamento a scopo adottivo di minori presso famiglie collocatarie. L’Inps con il messaggio 3951/2023 conferma il suo indirizzo circa i diritti dei genitori che si trovino nella condizione di collocamento a scopo di successiva adozione o affidamento.
    Congedo di maternità in caso di affidamento di minore
    Messaggio 3951/2023 INPS

  • Legittimo il licenziamento del dipendente pubblico che va in pausa pranzo senza timbrare il cartellino: è falsa attestazione non solo l’alterazione/manomissione del sistema automatico di rilevazione delle presenze, ma anche il non registrare le uscite interruttive del servizio. Dunque, può incorrere nel licenziamento non solo chi timbra il cartellino o se lo fa firmare da un collega e poi non è sul posto di lavoro, ma anche chi, dopo essere entrato in ufficio, ne esce nella pausa pranzo senza neanche preoccuparsi di timbrare l’uscita. È quanto chiarito dalla Corte di cassazione con la sentenza n. 30418/2023.
    Legittimo il licenziamento del dipendente pubblico che va in pausa pranzo senza timbrare il cartellino
    Sentenza n. 30418/2023 Corte di Cassazione

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

  • Assunzioni, le istruzioni di Funzione pubblica per l’uso del Portale InPa: Funzionamento del portale unico del reclutamento. Procedure di registrazione per gli utenti e per le pubbliche amministrazioni. Modalità di pubblicazione delle graduatorie. Conservazione dei dati raccolti e sicurezza. Sono questi i temi toccati dal decreto ministeriale 3 novembre scorso e pubblicato sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica.
    Assunzioni, le istruzioni di Funzione pubblica per l’uso del Portale InPa

  • Tar Lazio: il nuovo codice di comportamento non lede i diritti dei dipendenti pubblici. Il Tar Lazio archivia il ricorso mosso dalla Cgil Scuola che aveva chiesto l’annullamento del codice di comportamento nazionale come da ultimo modificato dal Dpr 13 giungo 2023 n. 81.Per la federazione sindacale il testo finale del decreto non avrebbe dato il giusto rilievo alle osservazioni espresse dal Consiglio di Stato nel parere obbligatorio, ancorché non vincolante, reso sullo schema di decreto (parere 93/2023).
    Tar Lazio: il nuovo codice di comportamento non lede i diritti dei dipendenti pubblici
    Sentenza n. 15978/2023 Tar Lazio

  • Al via il nuovo portale per il monitoraggio dei permessi legge 104: taglia il nastro di partenza il nuovo applicativo messo a punto dalla Funzione pubblica per l’invio dei dati necessari a popolare la banca dati che contiene le informazioni relative ai dipendenti pubblici che fruiscono dei permessi (fino a tre giorni al mese) per l’assistenza a persone disabili o per sé stessi (se disabili) secondo quanto previsto dall’articolo 33 della legge n. 104 del 1992. La notizia è stata data in questi giorni sulla piattaforma web «PerlaPA».
    Al via il nuovo portale per il monitoraggio dei permessi legge 104

  • Il destinatario deve informare il mittente se la notifica via Pec ha allegati illeggibili: nelle notificazioni a mezzo Pec, qualora il messaggio regolarmente pervenuto al destinatario indichi chiaramente gli estremi essenziali della notificazione (soggetto notificante, soggetto notificato, oggetto della notifica), qualsiasi anomalia che renda di fatto illeggibili gli allegati (atti notificati e relata di notifica) comporta la «nullità», e non la «inesistenza», della notificazione. Il destinatario ha il dovere di informare il mittente della difficoltà nella presa visione degli allegati. Sono i principi affermati dalla Corte di cassazione, sezione lavoro, con ordinanza 30082/2023 del 30 ottobre.
    Il destinatario deve informare il mittente se la notifica via Pec ha allegati illeggibili
    Ordinanza n. 30082/2023 Corte di Cassazione

  • Nomina della commissione di concorso e possibile ricorso: la mancanza di componenti femminili in seno ad una commissione esaminatrice non esplica ex se effetti vizianti delle operazioni concorsuali, potendo rilevare solo in presenza di documentati elementi rivelatori di una condotta discriminatoria serbata in danno di una concorrente di sesso femminile. È questo quanto affermato dal Tar Lazio-Roma, sezione IV-ter, nella sentenza 23 ottobre 2023 n. 15669.
    Nomina della commissione di concorso e possibile ricorso
    Sentenza Tar Lazio n. 15669/2023

  • La terzietà dell’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari: il principio di terzietà, sul quale riposa la necessaria previa individuazione dell’ufficio dei procedimenti, postula solo la distinzione sul piano organizzativo fra detto ufficio e la struttura nella quale opera il dipendente, sicché lo stesso non va confuso con la imparzialità dell’organo giudicante, che solo un soggetto terzo rispetto al lavoratore ed alla amministrazione potrebbe assicurare. Lo ha ricordato la Corte di cassazione, sezione Lavoro, nella sentenza 24 ottobre 2023 n. 29461.
    La terzietà dell’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari
    Sentenza n.29461/2023 Corte di Cassazione

  • Compensi per il passaggio di dipendenti articolo 31 del D.Lgs. 165/2001: nel passaggio di dipendenti ad altro ente di nuova creazione (cui, ad esempio, siano attribuite competenze in precedenza riservate al primo di appartenenza) integra un passaggio di dipendenti per effetto di trasferimento di attività che il legislatore ha disciplinato con l’articolo 31 del Dlgs 165/2001. A tale personale, anche quando abbia volontariamente aderito alla proposta di trasferimento, non spetta alcun emolumento accessorio a titolo di trasferta (articolo 41 CCNL 14 settembre 2000, ora articolo 57 CCNL 16 novembre 2022) o di trasferimento (articolo 42 CCNL 14 settembre 2000) e una eventuale clausola inserita in un accordo con le organizzazioni sindacali che preveda una specifica “indennità” a tal proposito è da ritenersi nulla. Sono queste le conclusioni a cui è giunta la Corte di cassazione, sezione Lavoro, nella sentenza 23 ottobre 2023 n. 29341
    Compensi per il passaggio di dipendenti articolo 31 del Dlgs 165/2001
    Sentenza n.29341/2023 Corte di Cassazione

UNIVERSITÀ

  • Operativa la nuova rete Garr-T: è operativa la nuova rete Garr-T, che si estende su 20 mila km di fibra ottica distribuiti capillarmente in tutto il Paese e segna un importante passo avanti nella connettività ad alte prestazioni. Docenti, studenti e ricercatori di ogni disciplina possono servirsene per scambiare dati in tempo reale, accedere in modo sicuro alle risorse, effettuare calcoli ad elevata potenza e gestire grandi quantità di dati.
    Innovazione digitale, al via «Garr-T», la rete ultraveloce per scuole e atenei

  • Consultazione pubblica su Erasmus+: l’Agenzia Erasmus+ Indire ha avviato una consultazione pubblica sul programma e le sue opportunità, con il duplice obiettivo di sondare il livello di conoscenza del programma e di rilevare eventuali ostacoli che possano limitare la partecipazione allo stesso. Il questionario all’indirizzo https://it.surveymonkey.com/r/erasmusplus_midterm_public resterà disponibile fino al 15 novembre 2023.
    Consultazione pubblica sulla mobilità internazionale

APPALTI E ANTICORRUZIONE

  • Affidamento diretto, ecco lo schema di «atto unico» per l’assegnazione da parte dei Rup: l’affidamento diretto del nuovo Codice viene praticamente ripreso, per stessa ammissione degli estensori, dalla fattispecie declinata nel Dl 76/2020 (art. 1, comma 2). Il comma 2, dell’articolo 17 del nuovo Codice, come anticipato prevede (in realtà sembra imporre visto che non risulta essere più facoltativo come previsto nell’articolo 32 del codice del 2016 o nel comma 3,a rt. 1 del DL 76/2020) l’atto c.d. unico nel caso di assegnazione diretta dell’appalto (affidamento diretto “puro” o affidamento diretto con interpello di più preventivi). Si presenta uno schema semplice ed adattabile di decisione di affidamento efficace utilizzabile, ai sensi dell’art. 17, comma 2 del Decreto legislativo 36/2023 (il nuovo Codice dei contratti), nel caso di affidamento diretto.
    Affidamento diretto, ecco lo schema di «atto unico» per l’assegnazione da parte dei Rup
    Schema di decisione di affidamento semplificato

  • La mancata pubblicità dei curricula dei commissari non incide sulla legittimità degli atti di gara: la mancata pubblicità dei curricula dei commissari non incide sulla legittimità degli atti di gara e non può comportare l’annullamento dell’intera procedura. Inoltre, il Rup può ricoprire l’incarico di presidente della commissione a meno che non venga dimostrata concretamente l’incompatibilità tra i due ruoli attraverso comprovate ragioni di interferenza e di condizionamento. Queste le due massime contenute nella delibera Anac n. 448/2023.
    La mancata pubblicità dei curricula dei commissari non incide sulla legittimità degli atti di gara
    Delibera Anac n. 448/2023

  • Appalti, gli errori inficianti l’offerta possono essere corretti con il soccorso procedimentale: è doverosa la correzione, attraverso la procedura del soccorso istruttorio, degli errori materiali inficianti l’offerta, ogni qual volta sia individuabile, senza margini di opacità o ambiguità, l’effettiva volontà negoziale dell’impresa partecipante alla gara o comunque possa giungersi ad esiti univoci attraverso la richiesta, al concorrente, di chiarimenti volti a consentire l’interpretazione della sua offerta, restando fermo il divieto di integrazione della stessa a tutela del principio di par condicio. Il Tar Lazio, sez. IV, con due sentenze gemelle (n. 10256 del 27 ottobre 2023 e n. 10259 del 30 ottobre 2023), torna a pronunciarsi sulla portata dell’art. 83 comma 9 del D.lgs. n. 50/2016.
    Appalti, gli errori inficianti l’offerta possono essere corretti con il soccorso procedimentale
    Sentenza n.1 0256/2023 Tar Lazio
    Sentenza n. 10259/2023 Tar Lazio

  • Gare, l’Anac prepara la domanda di partecipazione-tipo: dopo l’approvazione del Bando tipo n. 1/2023, Anac ha predisposto uno schema di domanda di partecipazione tipo in collaborazione con Consip, IFEL Fondazione ANCI, Invitalia e ITACA per agevolare la preparazione dei documenti di gara da parte delle stazioni appaltanti.
    Gare, l’Anac prepara la domanda di partecipazione-tipo

  1. Lavoratori da assumere in cambio appalto, prova acquisibile anche d’ufficio: la clausola sociale prevista da un contratto collettivo in caso di cambio appalto si applica anche ai subappaltatori, a patto che sia provata l’esistenza di tale rapporto contrattuale; la prova può essere acquisita dal Giudice, usando i propri poteri d’ufficio, quando già nella causa ci siano sufficienti piste probatorie. Con questi principi la Cassazione (sentenza 30803/2023, pubblicata il 6 novembre) ha risolto una vicenda nata dalla richiesta di alcuni lavoratori coinvolti in un cambio appalto.
    Lavoratori da assumere in cambio appalto, prova acquisibile anche d’ufficio
    Sentenza n. 30803/2023 Corte di Cassazione

  • Taglio del cuneo fiscale: tra gli interventi a maggior impatto finanziario, il Ddl di Bilancio 2024 proroga, anche nel 2024, il taglio del cuneo fiscale e contributivo per i lavoratori dipendenti. Una buona parte dei quali, quindi, continuerà a ricevere una busta paga con un netto più consistente. Va subito osservato che la misura non viene introdotta in forma strutturale ma ancora una volta in modo temporaneo e, inoltre, senza impatto sulle tredicesime mensilità che, conseguentemente, non beneficeranno della riduzione. L’articolo 5 del Ddl, nel testo bollinato e inviato alle Camere per iniziare l’iter di approvazione, non modifica l’impianto normativo a supporto della misura e conferma anche le percentuali di esonero vigenti nella seconda metà del 2023.
    Taglio del cuneo fiscale, fasce retributive da valutare ogni mese

  • Estensione dei fringe benefits: si prevede, per il solo 2024, che la fascia di esenzione dei benefit sia pari 1.000 euro generalizzata per tutti i lavoratori con e senza figli e riguarda anche le spese erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche (acqua, luce, e gas) e delle spese per l’affitto della prima casa ovvero per gli interessi sul mutuo contratto per l’acquisto della prima casa. L’inclusione di questi due ultimi elementi costituisce una novità rispetto a quanto previsto dall’articolo 40 del Dl 48/2023 (legge 85/2023).
    Esenzione estesa a prestiti e omaggi natalizi