Si segnala la sentenza n. 508 del 18 gennaio 2021 con la quale il Consiglio di Stato detta alcuni chiarimenti in ordine all’ interpretazione della clausola di un bando di appalto qualora richieda ai concorrenti l’iscrizione alla Camera di Commercio corrispondente all’oggetto della gara.
Sul punto, il Consiglio di Stato ha avuto modo di precisare che" attraverso la certificazione camerale, deve accertarsi il concreto ed effettivo svolgimento, da parte della concorrente, di una determinata attività, adeguata e direttamente riferibile al servizio da svolgere". In questo senso, "esclude la possibilità di prendere in considerazione il contenuto dell’oggetto sociale, il quale - ancorché segni il campo delle attività che un'impresa può astrattamente svolgere, sul piano della capacità di agire dei suoi legali rappresentanti - non equivale, però, ad attestare il concreto esercizio di una determinata attività".