Notizie di interesse al 07.04.2023

Notizie di interesse al 07.04.2023

di Martina Bonazzoli -
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UNIVERSITÀ

RAPPORTO DI LAVORO

  • L’illegittimità dell’ordine datoriale giustifica il rifiuto del dipendente sorretto da buona fede: la Cassazione, con l’ordinanza 770/2023, ha stabilito che se il comportamento addebitato al lavoratore è giustificato dall’accertata illegittimità dell’ordine del datore di lavoro, configurando una legittima eccezione d’inadempimento, il fatto contestato non sussiste perché privo del carattere dell’illiceità; si applica, di conseguenza, la tutela reintegratoria attenuata. Si ricorda in ogni caso che l’inadempimento datoriale nei contratti a prestazioni corrispettive non legittima sempre il rifiuto del lavoratore di eseguire la prestazione lavorativa, ma solo quando esso non è contrario a buona fede.
    Inadempimento, da valutare la buona fede del lavoratore

  • Cassetto previdenziale INPS: grazie alle risorse del PNRR, l’INPS ha introdotto nel Cassetto previdenziale del contribuente un’apposita sezione relativa ai servizi per le posizioni contributive dei datori di lavoro di dipendenti pubblici.
    Circolare INPS numero 34 del 31-03-2023
    Con le risorse del Pnrr parte il cassetto previdenziale dei dipendenti pubblici

  • Videosorveglianza utile ai fini della contestazione disciplinare: la Corte di cassazione (sentenza n. 8375/2023) ha sostenuto che l'inadempimento disciplinare del dipendente può essere comprovato anche mediante il sistema di videosorveglianza, nonostante tale sistema rientri nell'ambito di applicazione dell'articolo 4, comma 2, dello Statuto dei lavoratori.
    Contestazione disciplinare, ok all’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza

  • Pubblico impiego e congedo parentale all’80%: qualora nella disciplina contrattuale (come per il personale degli enti locali con l'articolo 45, comma 3, del contratto del 16 novembre 2022) è già contemplata una norma di maggior favore per i primi trenta giorni di congedo (pagati al 100% della retribuzione) rispetto alla disciplina legale (indennità pari al 30% del trattamento economico in godimento ora elevata all'80% per effetto della novella normativa) la novella disposizione contenuta nella legge di bilancio 2023 non può trovare applicazione.
    Pubblico impiego, il congedo parentale all'80% è assorbito dalla norma contrattuale di maggior favore
    Parere DFP-0020810-P-27/03/2023

  • Dimissioni durante la maternità inefficaci anche oltre il periodo protetto in assenza di convalida: secondo la Cassazione (ordinanza 5598/2023), la sospensione delle dimissioni rese dalla lavoratrice nel periodo di maternità fino alla convalida del servizio ispettivo del ministero del Lavoro si ha anche dopo che il periodo protetto è venuto meno, visto che la sussistenza della convalida va rapportata al momento in cui la lavoratrice ha comunicato le dimissioni. Dunque alla lavoratrice dimissionaria nel periodo di maternità, in assenza di convalida, continueranno a essere dovute le retribuzioni anche dopo la cessazione del periodo protetto.
    Dimissioni inefficaci oltre il periodo protetto

  • L’informativa sui sistemi automatizzati dev essere comunicata anche ai sindacati: secondo il Tribunale di Palermo (ordinanza del 3 aprile 2023 RG 645/2023), costituisce condotta antisindacale il rifiuto di consegnare alle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative l'informativa sull'utilizzo e il funzionamento dei sistemi automatizzati digitali introdotta dal decreto Trasparenza (d.lgs. 104/2022).
    Con il d.lgs. 104/2022 è stato introdotto l'obbligo di elaborare una comunicazione aggiuntiva a carico delle imprese che utilizzano sistemi automatizzati digitali deputati a fornire indicazioni per la gestione dei rapporti di lavoro o per il monitoraggio delle prestazioni, che va indirizzata a due soggetti – le organizzazioni sindacali e il singolo lavoratore – e deve descrivere in modo dettagliato il funzionamento dell'algoritmo.
    Ai sindacati l’informativa sui sistemi automatizzati

APPALTI E ANTICORRUZIONE

ACCESSO AGLI ATTI

  • Il Consiglio di Stato sull’accesso agli atti difensivo: è necessaria la sussistenza di una strumentalità fra accessibilità dei documenti amministrativi e esigenze di tutela, che si traduce in un onere aggravato sul piano probatorio, nel senso che grava sulla parte interessata l'onere di dimostrare che il documento al quale intende accedere è necessario (o, addirittura, strettamente indispensabile se concerne dati sensibili o giudiziari) per la cura o la difesa dei propri interessi.
    Accesso agli atti: sì se c’è strumentalità fra accessibilità dei documenti e esigenze di tutela
    Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza 28 marzo 2023, n. 3160

  • Il TAR sul diritto all’accesso dell’autore dell’esposto: secondo il Tar l'autore di un esposto dal quale sia scaturito un procedimento disciplinare non ha diritto di accesso al successivo incartamento istruttorio fino a quando non sia terminato. Ove venisse accordato all'autore dell'esposto disciplinare un accesso alle difese procedimentali e ai documenti prodotti dall'incolpato verrebbe pregiudicata la genuinità della sua futura testimonianza; e destabilizzata in radice ogni possibilità di utile conduzione, da parte dell'incolpato, di un interrogatorio dell'accusatore. Così come un accesso preventivo, da parte dell'autore dell'esposto, a scritti e documenti provenienti da ogni altro soggetto del procedimento, potrebbe contaminare l'attendibilità della stessa deposizione.
    L'autore dell'esposto non può visionare gli atti del procedimento disciplinare in corso
    TAR Campobasso, sentenza n. 49/2023

  • Istanza di accesso sottoscritta con firma digitale: la PA., che ha ricevuto via PEC un’istanza di accesso sottoscritta digitalmente, non può chiedere all’istante la fotocopia del documento di identità, dal momento che l’art. 65, comma 1, lett. a) del CAD prevede che la presentazione per via telematica di un’istanza sottoscritta mediante firma digitale non richiede l’allegazione di copia del documento.
    T.A.R. Catania - Sentenza n. 1017 del 27/03/2023

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

  • Obbligo di riesame della PA: va escluso l’obbligo di provvedere della PA nel caso in cui l’istanza del privato sia volta a sollecitare il riesame di un atto divenuto inoppugnabile, atteso che l’affermazione di un generalizzato obbligo, in capo all’amministrazione, di rivalutare un proprio provvedimento, anche quando rispetto ad esso siano decorsi i termini per proporre ricorso, sarebbe vulnerata l'esigenza di certezza e stabilità dei rapporti che hanno titolo in atti autoritativi, con elusione del regime di decadenza dei termini di impugnazione.
    Quando non vi è l’obbligo del riesame da parte della PA?
    Consiglio di Stato, sentenza 2911/2023

  • Diniego dell’accesso civico generalizzato agli elaborati manoscritti di un concorso pubblico: un Comune può legittimamente negare l'accesso civico generalizzato alla copia degli elaborati manoscritti di un concorso pubblico, perchè l'ostensione dei documenti, stante la natura dei dati e delle informazioni personali contenuti negli elaborati scritti a un concorso pubblico e l'amplificato regime di pubblicità che contraddistingue l'accesso civico, può determinare, un pregiudizio concreto alla tutela della protezione dei dati personali, causando un'interferenza ingiustificata e sproporzionata nei diritti e libertà del soggetto controinteressato. Il Garante esclude anche la concessione di un accesso civico parziale.
    Privacy, ok del Garante al «no» del Comune sulla richiesta di accesso agli scritti di un concorso pubblico

  • Online la dashboard per il monitoraggio dei siti della PA: per rendere i servizi della PA più accessibili e inclusivi per tutti i cittadini, dal 31 marzo 2023 la nuova dashboard accessibilita.agid.gov.it presenta, per la prima volta in Italia, i dati di monitoraggio dell’accessibilità dei siti web della PA, così da consentire la consultazione dell’elenco degli errori più frequenti relativi a 14.483 siti.
    Servizi digitali inclusivi e accessibili per tutti i cittadini: online la dashboard per il monitoraggio dei siti della PA. Rispettata la scadenza PNRR del 31 marzo 2023

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