Notizie di interesse al 12.01.2024

Notizie di interesse al 12.01.2024

di Beatrice Bastianello -
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UNIVERSITÀ

  • Rinviato a marzo il test di medicina 2024: il MUR, oltre a  modificare il calendario delle prove, è consapevole delle criticità prodotte dai Tolc, tanto da essere impegnato a ripensare il sistema di accesso a medicina. Già in occasione delle prossime sessioni, il nuovo test si baserà su quesiti selezionati da una banca dati aperta e pubblica, archiviando - di fatto - anche il meccanismo di equalizzazione.
    Test di Medicina 2024, rinviato a marzo: novità in arrivo

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

  • Sicurezza informatica: pubblicati i dati 2023 sulle principali campagne malevole: anche per l’anno 2023, l’Agenzia per l’Italia Digitale ha pubblicato il quadro sintetico sui numeri delle principali campagne malevole che hanno interessato l’Italia nel 2023.
    Sicurezza informatica: pubblicati i dati 2023 sulle principali campagne malevole

  • Il principio di non retroattività della legge peggiorativa si applica anche alle retribuzioni dovute ai dipendenti pubblici: la Consulta (sentenza n. 4/2024) ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 51, comma 3, della legge n. 388/2000, che era intervenuto, in via retroattiva, per escludere l’operatività di maggiorazioni alla retribuzione individuale di anzianità dei dipendenti pubblici in relazione al triennio 1991-1993, a fronte di un orientamento giurisprudenziale che stava invece riconoscendo a tali dipendenti il diritto ad ottenere il menzionato beneficio economico dalle amministrazioni di appartenenza.
    Consulta: l’irretroattività della norma peggiorativa si estende anche ai contratti pubblici
    Corte Costituzionale, sentenza n. 4/2024

  • Online la newsletter e il podcast PArliamo di gennaio: giovani, lavoro agile, formazione, servizi digitali e misure per i dipendenti pubblici nella legge di bilancio. Sono questi i temi al centro del nuovo numero di PArliamo, la newsletter del Dipartimento della funzione pubblica realizzata per tutti i dipendenti pubblici in collaborazione con FormezPA, disponibile anche in versione podcast.
    Online la newsletter e il podcast PArliamo di gennaio

  • Conflitto d’interessi nella commissione di concorso se vi sono state frequentazioni abituali con i candidati: in una commissione di concorso pubblico per la nomina di direttore generale c’è «conflitto d’interessi (con conseguente obbligo di astensione), tra i componenti della commissione e il candidato (dirigente) nel caso in cui sia configurabile tra gli stessi un legame di frequentazione abituale ovvero rapporti di colleganza e/o di subordinazione o collaborazione (caratterizzato da intensità, assiduità e sistematicità) idonei ad alterare sensibilmente la par condicio tra i concorrenti, ovvero semplicemente sussistano ‘gravi ragioni di convenienza’ per cui è opportuno che gli interessati si astengano, al fine di evitare potenziali conseguenze quali il danno all’immagine di imparzialità dell’amministrazione nell’esercizio delle proprie funzioni». È quanto ha ribadito l’Autorità Anticorruzione con Atto del Presidente del 19 dicembre 2023
    Conflitto d’interessi nella commissione di concorso se vi sono state frequentazioni abituali con i candidati
    Atta ANAC 19/12/2023

APPALTI E ANTICORRUZIONE

  • Semplificazioni e meno obblighi per le stazioni appaltanti: dal 2024, enti e pubbliche amministrazioni non dovranno più compilare e pubblicare il file XML contenente il riepilogo dei contratti in essere nell’anno precedente, né inviare entro il 31 gennaio ad ANAC via PEC la dichiarazione di avvenuta pubblicazione del file nella propria sezione Amministrazione Trasparente.
    Semplificazioni e meno obblighi per le stazioni appaltanti
    Nota ANAC

  • Appalti, fino al 30 giugno 2024 si può verificare autenticità garanzia fideiussoria anche via Pec: fino al 30 giugno 2024 sarà possibile verificare anche via Pec – e non soltanto sul sito Internet del soggetto emittente - l’autenticità della polizza presentata in gara a garanzia dell’offerta. Lo ha stabilito l’Anac con la delibera n. 606 del 19 dicembre 2023.
    Appalti, fino al 30 giugno 2024 si può verificare autenticità garanzia fideiussoria anche via Pec

  • Pubblicato l’aggiornamento 2023 del PNA Anac 2022: con la delibera n. 605 del 19 dicembre 2023, l’ANAC ha approvato l’Aggiornamento 2023 del PNA 2022. La scelta, per quest’anno, è stata quella di concentrarsi solo sul settore dei contratti pubblici a seguito dell’entrata in vigore del nuovo Codice, individuando i primi impatti che esso sta avendo anche sulla predisposizione di presìdi di anticorruzione e trasparenza.
    Pubblicato l’aggiornamento 2023 del PNA Anac 2022

  • Entro 31/01/2024 stazioni appaltanti qualificate comunichino ad Anac disponibilità piattaforme digitali certificate: entro e non oltre il 31 gennaio 2024, le Centrali di Committenza e le Stazioni Appaltanti già qualificate devono accedere all'applicativo e comunicare la disponibilità di piattaforme di approvvigionamento digitale certificate di cui agli articoli 25 e 26 del Codice di proprietà o anche per il tramite di contratti di servizio con soggetti terzi. In caso di mancato aggiornamento, a partire dal 1° febbraio 2024, la qualificazione ottenuta decadrà.
    Entro 31/1 stazioni appaltanti qualificate comunichino ad Anac disponibilità piattaforme digitali certificate

  • Appalti, interfaccia web esteso anche agli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro: l’interfaccia web per gli appalti e tutti i contratti pubblici messa a disposizione dalla piattaforma Anac viene esteso anche agli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro fino al 30 settembre 2024. Lo ha deliberato il Consiglio dell’Autorità Anticorruzione, nella seduta del 10 gennaio 2024, approvando un Comunicato del Presidente.
    Appalti, interfaccia web esteso anche agli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro

  • Possibilità di utilizzare la piattaforma ANAC per i microaffidamenti: l’Anac ha deliberato di estendere l’utilizzo dell’interfaccia web per gli appalti e tutti i contratti pubblici messa a disposizione dalla propria piattaforma anche agli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro. Questa alternativa all’utilizzo delle pochissime piattaforme digitali certificate sarà praticabile fino al 30 settembre 2024.
    Caos gare digitali, marcia indietro sui micro affidamenti: fino a ottobre utilizzabile la piattaforma Anac

  • Applicabilità del nuovo codice alle procedure di affidamento di contratti finanziati con il PNRR e PNC: anche successivamente all’entrata in vigore (rectius: all’acquisto dell’efficacia) delle disposizioni del nuovo codice dei contratti pubblici di cui al D.Lgs. n. 36/2023, alle procedure di affidamento di contratti finanziati con le risorse previste dal PNRR e dal PNC continuano ad applicarsi le norme derogatorie e, comunque, speciali di cui al D.L. n. 77/2021, come convertito, in forza della specifica previsione di cui all’art. 225, co. 8, del nuovo codice. Lo stabilisce il Tar Umbria, sez. I, sentenza 23 dicembre 2023 n. 758.
    Applicabilità del nuovo codice alle procedure di affidamento di contratti finanziati con il PNRR e PNC
    Sentenza n.758/2023 Tar Umbria

  • Sì al cumulo alla rinfusa nell’ambito dei consorzi stabili: il problema interpretativo dell’ambito del cosiddetto cumulo alla rinfusa è stato risolto dalla norma di interpretazione autentica di cui all’art. 225, comma 13, del d.lgs. n. 36 del 2023, alla cui stregua «l’art. 47, comma 2-bis, del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo n. 50 del 2016, si interpreta nel senso che, negli appalti di servizi e forniture, la sussistenza in capo ai consorzi stabili dei requisiti richiesti nel bando di gara per l’affidamento di servizi e forniture è valutata a seguito della verifica della effettiva esistenza dei predetti requisiti in capo ai singoli consorziati, anche se diversi da quelli designati in gara». Può dunque ritenersi che, anche nel vigore del d.lgs. n. 50 del 2016, il cumulo alla rinfusa operi in modo generalizzato, e cioè per tutti i requisiti idoneativi, con riguardo ai consorzi stabili.
    Sì al cumulo alla rinfusa nell’ambito dei consorzi stabili
    Sentenza n.11106/2023 Consiglio di Stato

  • Appalti: le associazioni di volontariato possono partecipare con personale volontario: le associazioni di volontariato, in quanto soggetti autorizzati dall’ordinamento a prestare servizi e a svolgere, quindi, attività economiche, ancorché senza scopi di lucro, rientrano nel novero dei soggetti ai quali possono essere affidati i contratti pubblici, con conseguente esclusione del carattere tassativo dell’elenco contenuto nell’ articolo 34, D.lgs. 12 aprile 2006, n. 163 (e successivamente nell’articolo 45, D.lgs. n. 50/2016); l’ammissione delle associazioni di volontariato alla gara implica quindi, quale logico corollario, la possibilità di impiegare nel servizio anche personale volontario, altrimenti la clausola partecipativa resterebbe priva di senso. Lo stabilisce il Consiglio di Stato, sez. III, sentenza 15 dicembre 2023, n. 10866.
    Appalti: le associazioni di volontariato possono partecipare con personale volontario
    Sentenza n.10866/2023 Consiglio di Stato

  • I principi del risultato e della fiducia nel nuovo codice degli appalti: il nuovo D.lgs. n. 36/2023, operando una codificazione dei principi del risultato e della fiducia, mira a favorire una più ampia libertà di iniziativa e di autoresponsabilità delle stazioni appaltanti, valorizzandone autonomia e discrezionalità (amministrativa e tecnica). Ai sensi dell’art. 10, comma 3, del d.lgs. n. 36/2023, tra l’altro, “le stazioni appaltanti e gli enti concedenti possono introdurre requisiti speciali, di carattere economico-finanziario e tecnico-professionale, attinenti e proporzionati all'oggetto del contratto”. La richiesta di svolgere il sopralluogo, vincolando all’espletamento dello stesso la successiva formulazione dell’offerta, costituisce un requisito “attinente” e “proporzionato” all’oggetto del contratto, rappresentando l’esito di una valutazione di discrezionalità tecnica operata secondo logica e ragionevolezza dalla stazione appaltante. Lo stabilisce il Tar Sicilia, sez. III, sentenza 12 dicembre 2023, n. 3738.
    I principi del risultato e della fiducia nel nuovo codice degli appalti
    Sentenza n.3738/2023 Tar Sicilia

  • L’esclusione dalla gara d’appalto per irregolarità contributiva è un atto dovuto: a fronte di una certificazione rilasciata dall’Agenzia delle Entrate che attesti l’irregolarità contributiva del concorrente ai sensi dell’art. 80, comma 4, del D.Lgs. n. 50/2016 (codice dei contratti pubblici), l’esclusione costituisce un atto dovuto. Spetta in via esclusiva all'Agenzia delle Entrate il compito di dare un giudizio sulla regolarità fiscale dei partecipanti a gara pubblica, non disponendo la stazione appaltante di alcun potere di autonomo apprezzamento del contenuto delle certificazioni di regolarità tributaria, ciò al pari della valutazione circa la gravità o meno della infrazione previdenziale, riservata agli enti previdenziali. Lo stabilisce il Tar Sicilia, sez. III, sentenza 5 gennaio 2024, n. 88.
    L’esclusione dalla gara d’appalto per irregolarità contributiva è un atto dovuto
    Sentenza n.88/2024 Tar Sicilia

  • Obblighi di pubblicazione e trasparenza dei contratti pubblici, le novità previste dal 2024: con l’avvio della piena digitalizzazione dei contratti pubblici a partire dal 1. gennaio 2024, scattano anche novità dal punto di vista degli obblighi di pubblicazione. Con la delibera n. 601 del 19 dicembre 2023, l'Autorità Nazionale Anticorruzione ha aggiornato e integrato la delibera n. 264 del 20 giugno 2023  riguardante la trasparenza dei contratti pubblici.
    Obblighi di pubblicazione e trasparenza dei contratti pubblici, le novità previste dal 2024

  • Avvalimento, quando in ballo c’è il curriculum la prestazione deve essere eseguita dall’impresa ausiliaria: nell’ambito dell’avvalimento - e in particolare dell’avvalimento operativo – esiste una specifica figura che presenta caratteristiche peculiari e che viene comunemente denominata “avvalimento esperenziale”. Si tratta dell’ipotesi in cui oggetto del prestito è il requisito relativo ai titoli di studio o professionali ovvero alle esperienze professionali pertinenti, necessari per l’esecuzione dell’appalto. In questa ipotesi il corretto ricorso all’istituto comporta che l’impresa ausiliaria non solo deve mettere a disposizione dell’impresa principale mezzi e risorse, ma deve anche eseguire personalmente le prestazioni relative ai requisiti oggetto di prestito. Sono queste le affermazioni contenute nella sentenza del Consiglio di Stato, Sez. V, 27 dicembre 2023, n. 11186
    Avvalimento, quando in ballo c’è il curriculum la prestazione deve essere eseguita dall’impresa ausiliaria
    Sentenza n.11186/2023 Consiglio di Stato

  • Consulta: l’irretroattività della norma peggiorativa si estende anche ai contratti pubblici: la Corte costituzionale, sentenza n. 4 del 2024, ha affermato che il principio è “generale” e non vale solo per il diritto penale. Ed ha bocciato la Finanziaria 2001 nella parte in cui - retroattivamente - escludeva l’operatività delle maggiorazioni Ria dei dipendenti pubblici per il triennio 1991-1993.
    Consulta: l’irretroattività della norma peggiorativa si estende anche ai contratti pubblici
    Sentenza n.4/2023 Corte Costituzionale

RAPPORTI DI LAVORO

  • Dipendenti pubblici e lavoro sportivo retribuito: i dipendenti pubblici che possono essere autorizzati a svolgere un lavoro sportivo retribuito non devono presentare cause di incompatibilità di diritto, idonee a ostacolare l’esercizio imparziale delle funzioni attribuite al dipendente e non devono sussistere conflitti di interessi in relazione all’attività lavorativa svolta nell’ambito dell’amministrazione. Il lavoro sportivo non dovrà in ogni caso intaccare l’indipendenza del lavoratore, esponendo l’amministrazione al rischio di comportamenti che non siano funzionali al perseguimento dei canoni di buon andamento e imparzialità dell’azione amministrativa. Per i dipendenti pubblici a tempo pieno, infine, l’attività sportiva non deve impegnare il lavoratore per un tempo superiore al 50% dell’orario di lavoro.
    Dipendenti pubblici e lavoro sportivo retribuito, le regole da seguire

  • Legittimo l’avvio di nuovo concorso quando per il precedente non è ancora stata approvata la graduatoria: Il Tar Calabria-Catanzaro, con la sentenza 1599/2023, ha stabilito che la mancata approvazione della graduatoria di una precedente procedura di reclutamento al momento del bando di una successiva non viola la regola generale che prevede la prevalenza dello scorrimento delle graduatorie degli idonei rispetto ad altri moduli di assunzione del personale.
    Falsa attestazione in servizio, progressioni verticali, assistenza legale e concorsi
    TAR Calabria-Catanzaro, sentenza 1599/2023

  • Visite mediche di controllo domiciliare ai lavoratori pubblici. Fasce orarie di reperibilità: a seguito della sentenza del TAR Lazio n. 16305/2023 che ha annullato l’articolo 3 del decreto n. 206 del 17 ottobre 2017, l’INPS fornisce le necessarie indicazioni operative per l’espletamento degli accertamenti medico-legali domiciliari. Le visite mediche di controllo domiciliare nei confronti dei lavoratori pubblici, fino a nuove disposizioni, dovranno essere effettuate nei seguenti orari: dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 17 alle 19 di tutti i giorni (compresi domeniche e festivi).
    Visite mediche di controllo domiciliare ai lavoratori pubblici. Fasce orarie di reperibilità

  • Sottoscritta l’Ipotesi del Contratto collettivo nazionale quadro per la definizione dei comparti e delle aree (2022-2024): in data 9 gennaio 2024 è stata sottoscritta l’Ipotesi del Contratto collettivo nazionale quadro per la definizione dei comparti e delle aree di contrattazione collettiva nazionale (2022-2024). Il testo contrattuale definisce la composizione dei comparti di contrattazione collettiva per il triennio 2022-2024.
    Sottoscritta l’Ipotesi del Contratto collettivo nazionale quadro per la definizione dei comparti e delle aree (2022-2024)

  • Via libera all’apprendistato nella Pa: il Ministro Paolo Zangrillo ha firmato il decreto attuativo che stabilisce i criteri e le procedure per il reclutamento di giovani laureati. Il provvedimento, adottato di concerto con il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, dà attuazione al D.l. 44/2023, convertito dalla legge n. 74/2023. Ad aprire la strada all’apprendistato sono le convenzioni con le Università per individuare gli studenti da assumere.
    Via libera all’apprendistato nella Pa
    DM 26 dicembre 2023

  • Limiti al diritto di critica del lavoratore sindacalista: la Cassazione, con sentenza n. 35922/2023, afferma che il diritto di critica del lavoratore sindacalista, sebbene garantito dagli artt. 21 e 39 della Costituzione «incontra i limiti della correttezza formale che sono imposti dall'esigenza, anch'essa costituzionalmente garantita (articolo 2 della Costituzione) di tutela della persona umana». Di conseguenza, «ove tali limiti siano superati con l'attribuzione all'impresa datoriale o ai suoi dirigenti di qualità apertamente disonorevoli e di riferimenti denigratori non provati, il comportamento del lavoratore possa essere legittimamente sanzionato in via disciplinare».
    Uso di Facebook del lavoratore sindacalista, i paletti della Cassazione al diritto di critica

  • Non vi è responsabilità disciplinare quando l’Amministrazione genera nel dipendente un legittimo affidamento: sussiste il dovere del datore di lavoro pubblico, secondo correttezza e buona fede, di esercitare il proprio potere di verifica sul lavoratore in modo funzionale alla salvaguardia delle esigenze organizzative. Ciò significa che, per la fruizione dei permessi retribuiti da documentare, la verifica datoriale possa dunque avvenire solo prima dell'inizio della fruizione del congedo da parte del lavoratore, potendosi, in mancanza, ingenerare un legittimo affidamento nell'accoglimento dell'istanza di congedo. È quanto si legge nell’ordinanza della Cassazione n. 35049 del 14 dicembre 2023.
    Non vi è responsabilità disciplinare quando l’Amministrazione genera nel dipendente un legittimo affidamento
    Ordinanza n. 35049/2023 Cassazione
  • La prescrizione dei crediti retributivi nel pubblico impiego decorre in costanza di rapporto: le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con la sentenza 28 dicembre 2023, n. 36197, ha chiarito la questione relativa al decorso del termine di prescrizione dei crediti retributivi nel pubblico impiego contrattualizzato.
    La prescrizione dei crediti retributivi nel pubblico impiego decorre in costanza di rapporto
    Sentenza n.36197/2023 Cassazione

  • Pubblico impiego: dies a quo della contestazione disciplinare: con l’ordinanza n. 33394 del 30 novembre 2023, la Sezione Lavoro della Cassazione ha ribadito che il termine per la contestazione, sia prima che dopo le modifiche apportate all’art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001 dal D.Lgs. n. 75/2017(riforma c.d. Madia), va calcolato dal momento in cui l’UPD riceve gli atti dal responsabile della struttura, e cioè riceve una “notizia di infrazione” di contenuto tale da consentirgli di dare in modo corretto l’avvio al procedimento disciplinare, nelle sue tre fasi fondamentali della contestazione dell’addebito, dell’istruttoria e dell’adozione della sanzione, anche nell’ipotesi in cui il protrarsi nel tempo di singole mancanze, pur da sole disciplinarmente rilevanti, integri un’autonoma e più grave sanzione.
    Pubblico impiego: dies a quo della contestazione disciplinare
    Ordinanza n.33394/2023 Cassazione

  • Trasferimento del dipendente per tutelare le esigenze familiari: rimessione alla Corte costituzionale: viene rimessa alla Corte costituzionale la questione di legittimità costituzionale dell’art. 42-bis, comma 1, del D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151 (recante “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53”), inserito dall’art. 3, comma 105, della L. 24 dicembre 2003, n. 350, per violazione degli artt. 3, 29, 30 e 31 della Costituzione, nella parte in cui subordina la possibilità di ottenere il trasferimento funzionale alla tutela delle esigenze familiari al fatto che il coniuge del richiedente abbia la propria attività lavorativa (e non l’attività lavorativa o la residenza del nucleo familiare, ove le nozioni non coincidano) nella stessa Provincia o Regione ove è ubicata la sede di servizio presso la quale si domanda il trasferimento (Consiglio di Stato, Sez. III, 15 novembre 2023, n. 9795).
    Trasferimento del dipendente per tutelare le esigenze familiari: rimessione alla Corte costituzionale
    Sentenza n.9795/2023 Consiglio di Stato

ACCESSO AGLI ATTI

  • Diritto di accesso alle registrazioni audio delle sedute del C.d.A. di Ateneo da parte dei componenti: il TAR Umbria, con sentenza 549/2023, ha chiarito che il componente di un organo collegiale dell'amministrazione universitaria ha un interesse diretto, concreto e attuale ad accedere alle copie dei verbali e di ogni altro atto inerente all'attività del collegio, comprese le eventuali fonoregistrazioni delle sedute tenute a uso di “bozza” da parte del segretario verbalizzante dell'adunanza.
    Ok al diritto d’accesso alle fonoregistrazioni del consiglio di amministrazione di ateneo
    TAR Umbria, sentenza n. 549/2023

  • Diritto di accesso alle videoregistrazioni delle prove orali svoltesi in “stanze virtuali”: il Consiglio di Stato con la sentenza n. 9896/2023 afferma il diritto del partecipante al pubblico concorso ad accedere alle riproduzioni audio o audiovideo della prova orale tenutasi in una “stanza virtuale”, in quanto documento informatico detenuto da una PA e concernente attività pubblicistica dalla stessa posta in essere.
    Concorsi, diritto d’accesso alle videoregistrazioni degli orali in meeting room
    Consiglio di Stato, sentenza n. 9896/2023

  • Diritto di accesso del sindacato agli atti di organizzazione del personale: il Tar di Lecce, con la sentenza n. 1282/2023, ha precisato che l’organizzazione sindacale, in quanto soggetto collettivo istituzionalmente preposto alla tutela dei diritti dei lavoratori, ha diritto d’accesso agli atti di gestione del personale dell’ente al fine di esercitare prerogative e tutelare diritti dopo aver ricevuto segnalazioni circa la non corretta applicazione degli istituti cui la richiesta ostensiva è riferita. Le articolazioni locali delle associazioni sindacali hanno diritto di accesso ai documenti che possano coinvolgere sia le prerogative del sindacato quale istituzione esponenziale di una determinata categoria di lavoratori, sia le posizioni di lavoro di singoli iscritti nel cui interesse e rappresentanza opera l’associazione.
    Il sindacato ha diritto di esaminare tutti gli atti di organizzazione del personale
    TAR Lecce, sentenza n. 1282/2023

  • Il diritto di accesso nel nuovo Codice degli appalti pubblici: il nuovo Codice degli Appalti pubblici ha introdotto una nuova disciplina dell’accesso agli atti di gara che, pur non applicandosi direttamente alla procedura in esame ratione temporis, è oltre modo significativo rispetto alle tendenze ideologico culturali, oltre che ovviamente giuridiche, verso le quali il sistema sta evolvendo. Lo stabilisce il Tar Puglia, sez. II, sentenza 1 dicembre 2023, n. 1388.
    Il diritto di accesso nel nuovo Codice degli appalti pubblici
    Sentenza n. 1388/2023 Tar Puglia